Dare delle ramazzate agli USA dopo un gol di scarto –che solitamente ci abbatte– è stata una gran bella soddisfazione. La squadra aveva convinto, ancora una volta Lippi ci aveva visto giusto sullo schieramento anomalo fatto da gente giovane, lasciando a casa pezzi “da 90” sicuramente carichi di esperienza ma troppo poco veloci e fantasiosi. Veder crollare tutto perdendo contro l’Egitto (squadra che nel 1928 prese 11 gol dalla nostra formazione, ndr) “non ha prezzo” …
Un primo tempo fatto di inutili tentativi ed una tristezza infinita, i nostri giocatori irriconoscibili rispetto alla precedente sfida, assonnati, morti! Facile prendere gol da un Egitto che non aveva assolutamente nulla da perdere, uscito perdente da tutti gli scontri diretti con gli azzurri, deciso a voltare pagina e magari prendersi quella soddisfazione che mancava da troppo tempo. Inutile quindi “sparare sulla croce rossa“, dice bene Gazzetta:
gazzetta.it/Speciali/ConfederationCup/18-06-2009/italia-mutande-50552791926.shtml
Dopo un primo tempo passato a difendere senza speranza alcuna per l’attacco, abbiamo subito l’inesperienza di un Egitto stanco ma capace di perdere parecchio tempo nei secondi 45 minuti, impossibile non biasimarli, troppo ghiotta l’occasione di portare a casa una facile vittoria. L’Italia dovrà quindi sfidare il Brasile e chiudere la partita con due gol di scarto sulla squadra che vanta i migliori giocatori del mondo, gente nata con il pallone al posto del biberon e cresciuta a suon di partite sotto casa non-stop dalla mattina alla sera.
Tutto in salita ora, prepariamoci ancora una volta a tornare a casa o incrociamo le dita e speriamo che questa Italia sia in grado di smentire l’assurda prevedibilità che la caratterizza da troppi anni :)
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