The Crew: un’occhiata alla Beta

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La beta ad invito avviata in occasione del lungo fine settimana si è appena conclusa e mi sembra giusto discutere con voi punti di forza e talloni d’Achille di questo titolo Ubisoft e Ivory Tower che proverà -tra circa due settimane- a guadagnarsi quel suo posticino nell’olimpo dei giochi di automobilismo arcade tipicamente popolato dalle numerose edizioni di quel Need for Speed targato Electronic Arts, lo stesso brand che negli ultimi anni pare aver dimenticato quanto bello possa essere modellare un proprio mezzo di trasporto, diverso da tutti gli altri, fare massa a lungo andare può stancare.

The Crew: un'occhiata alla Beta

Sia chiaro, Ubisoft ci tiene a dire che la beta non rappresenta il risultato finale del gioco che troveremo sugli scaffali il prossimo 2 dicembre e quel testo è rimasto ben impresso sulla schermata di gioco per tutta la durata della sessione chiusa. Tutti noi potremmo quindi aver trovato falle e distrazioni che magari nel gioco completo saranno state nel frattempo risolte ma è difficile crederlo a distanza così ravvicinata dall’uscita (ci sono i tempi di submission, quelli di stampa, ecc.), tutto risolvibile tramite la più classica delle patch al Day-1, pratica ormai standard nonostante i rinvii rispetto alla data di pubblicazione inizialmente annunciata. Vediamo insieme cosa ci riserva questo grande lavoro pensato per next-gen (nonostante l’eccezione fatta per Xbox 360).

Drive together Never Drive Alone

Si perché questo è l’anno della collaborazione forzata, quella che rompe ogni schema pensato per i giocatori da salotto, quello che ha sempre distinto chi preferiva il PC perennemente connesso al web alla console talvolta neanche collegata al segnale WiFi di casa. Oggi si gioca insieme, è partita con mano pesante Sony con il suo Driveclub, ha rincarato la dose Ubisoft con The Crew ma anche con il prossimo Assassin’s Creed Unity che uscirà tra tre giorni esatti. La collaborazione è il prossimo passo fondamentale per tutti coloro che detengono il controllo del proprio personaggio, si arriva all’obiettivo comune facendo squadra. Ciò che va a fare da contorno a quest’idea è lo scenario, le quattro ruote di vecchia e nuova scuola, la possibilità della personalizzazione ad ogni livello e quella capacità del gioco (e principalmente dei suoi server) di creare l’esigenza del gruppo, di permettere a tutti noi di trovare compagni di squadra che possano fare la differenza e che ci possano coprire le spalle in caso di necessità.

The Crew si presenta già molto maturo in questa beta chiusa (giocata su Xbox One, per la cronaca) e ha fatto evidentemente tesoro di tutti quei feedback ricevuti da coloro che hanno avuto la possibilità di giocare la beta PC lo scorso settembre. Una storia tutto sommato valida utilizzata come trama principale (quello sparo era ‘telefonato‘ tanto quanto la rabbia della tua compagna per aver preso il detersivo sbagliato al supermercato), la necessità di vendetta (più che di giustizia), il susseguirsi di eventi già in stile produzioni di Hollywood viste decine di volte in televisione e al cinema, c’è tutto per poter gettare le giuste basi del divertimento. The Crew è il risultato di contaminazioni che nel corso della storia videoludica hanno fatto la differenza, è come aver preso a piene mani i punti di forza di un calderone popolato dai competitor dal 1994 ad oggi. C’è tutto quello di cui un giocatore arcade ha bisogno quando si parla di titoli motoristici, qui non si parla della perfezione ricercata dei titoli Forza o Gran Turismo, si corre e si elabora la propria vettura secondo canoni dettati dai gusti, dalle esigenze del caso ma soprattutto dal desiderio di arrivare a sfidare colui che si vede per brevissimo tempo ad inizio del gioco e che al termine dello stesso toccherà mettere a tacere a colpi di NOS.

Comincia tutto come da copione: la vostra prima automobile, le prime gare, la necessità di farsi conoscere, migliorare il mezzo, affrontare nuovi tipi di difficoltà. Sembra tutto molto lineare e semplice ma non lo è affatto. Come anticipato è la personalizzazione del mezzo che fa la differenza (oltre l’essere in compagnia di decine di giocatori connessi, chiaramente) in un titolo che piacerà sicuramente ai più “flippati” e a chi il tuning lo ha fatto sul serio in passato o lo fa ancora (ogni riferimento a cose o autori dell’articolo è puramente casuale). La macchina di fabbrica non è mai la propria, per renderla unica andrà elaborata, potrete farlo esteticamente e meccanicamente, The Crew vi consentirà di mettere mano a ogni singolo bullone della vostra auto, potrete accedere a kit di preparazione specifici per ogni tipo di gara, sia essa su asfalto o su sterrato, passando per il misto.

The Crew: un'occhiata alla Beta 2

Quell’effetto che scompone davanti ai vostri occhi la macchina privandola del suo vestito per accedere al suo cuore e permettervi di simularne accelerazione, frenate e ciò che accade su tutto ciò che la compone (gomme, sospensioni, ecc.) è davvero molto bello, una novità parecchio gradita. Il tutto si svolge tipicamente in un ambiente chiuso che ricorda moltissimo quel garage di NFS:Undeground che tanto mi era piaciuto e che ho rimpianto negli anni a seguire per non essere mai tornato in auge e nelle intenzioni di Electronic Arts per una rimasterizzazione magari riveduta, corretta, arricchita.

Avete la possibilità di collezionare i mezzi cercando di comporre una rosa pronta a ogni utilizzo, di raggiungere obiettivi fatti di costanti miglioramenti tramite missioni da storia e secondarie e montare così il pezzo più utile per “dare piste” all’avversario di turno, online o offline non ha alcuna importanza, ci siete solo voi e la strada. La mappa è grande, ormai la conosciamo a memoria perché riprende strade ampiamente sfruttate che talvolta finiscono per essere più ricordate di quelle che circondano casa nostra, nulla di nuovo sotto al sole ma sicuramente uno standard ormai preteso.

Moltissimi gli oggetti gestiti in simultanea. Dalla macchina che è la ovvia protagonista al personaggio che rimane al volante, il cielo con l’aereo di turno che passa sopra la nostra testa ai passanti che per strada non riuscirete a mettere sotto neanche per sbaglio (come invece succede in Watch Dogs, tanto per dire), molti i dettagli che possono essere presi in pieno e distrutti, altrettanti quelli che non riuscirete a scalfire e alcuni di questi davvero assurdi, mi è capitato un paio di volte di essere bloccato e arrestato dalla polizia semplicemente perché la Camaro (che ho utilizzato nella beta e che quasi sicuramente acquisterò nel titolo completo) non riusciva improvvisamente a salire su un marciapiede (un’assurdità, lo so).

The Crew: un'occhiata alla Beta 3

A proposito di Polizia, un paio di osservazioni si potrebbero facilmente fare anche in questo caso. Potete andare contro ogni mezzo in gioco procurandogli ovvi danni o sbattendolo fuori dalla strada, in alcuni casi sarà richiesto addirittura distruggerne (di mezzi, scomodi per il vostro boss di turno), eppure le auto della Polizia sono quelle più resistenti ma soprattutto le più granitiche. Non provate ad utilizzare la vostra vettura come ariete, non vi riuscirà, almeno a me non è riuscito nella beta. Potrete certamente spostarla ma di poco, molto poco, nulla di sufficiente nel caso in cui due pattuglie riusciranno a piazzarsi davanti a voi per bloccarvi con una semplice inchiodata. Non ha alcuna importanza la velocità o la robustezza della vostra auto, nulla potrete contro questi macigni piazzati su quattro ruote.

Il consiglio è quello di utilizzare la mappa in basso a destra nella schermata per sfruttare vie secondarie collegate poi a quelle più grandi per dare sfogo alla bombola di NOS che montate sotto al sedile (fa molto Fast & Furious, so anche questo), cercando di uscire da quella visuale che la pattuglia ha e che può mantenere a lungo per cercare di catturarvi. Siate puliti, cercate di non colpire nulla che non sia vostro (macchine altrui, pali della luce ma non solo) perché in tal caso non riuscirete a passarla liscia.

Mappa con destinazione impostabile, uno smartphone sempre pronto a ricevere videochiamate (che potrete effettuare o ricevere durante il gioco libero in strada) e controllabile tramite il secondo stick sul controller della One (così da continuare a guidare, seppur con maggiore difficoltà) e una serie di ulteriori dettagli che ho potuto notare con piacere (altri forse un po’ meno) e una fisica dell’automobile che fortunatamente ha molto poco a che condividere con quella vista in Watch Dogs (lo sto usando come paragone perché si tratta pur sempre dell’ultima grande realizzazione Ubisoft in cui si ha a che fare parzialmente con moto e macchine, ndr). La beta è valida, molto valida, un peccato che si sia chiusa così rapidamente ma sono ugualmente contento. Spero che i contenuti già sbloccati e le missioni già affrontate possano essere ereditate dal titolo completo (non ho avuto modo di controllare prima, al massimo qualcuno mi aggiorni nell’area commenti ;-)).

Pare che finalmente ci siamo, siamo pronti a The Crew che uscirà tra una manciata di giorni e sarà giocabile da tutti, appassionati e semplici fruitori della novità della casa francese. L’ottima idea di Ubisoft di mettere alla prova la loro infrastruttura per il gioco collaborativo online prima del lancio può essere certamente utile ai fini di una corretta valutazione dell’impatto utenti / server, un errore spesso (troppo spesso) sottovalutato e che si ritorce completamente contro l’azienda finendo per rovinare il lavoro di mesi, anni e buttando giù le vendite. Mi auguro che questa doppia fase beta abbia reso le idee più chiare e la richiesta di risorse più simile alla realtà finale possibile, non vorrei inserire il disco il prossimo 2 di dicembre e trovarmi senza compagni, verrebbe meno proprio quel Never Drive Alone.

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