Non si tratta di un comando realmente nuovo, si parla comunque di un qualcosa di introdotto circa a metà dello scorso anno, ma del quale ancora non avevo scritto.
La documentazione Microsoft ufficiale è disponibile all’indirizzo learn.microsoft.com/en-us/powershell/module/exchange/get-dynamicdistributiongroupmember e va a colmare quella che fino a qualche tempo fa è stata una parziale lacuna del sistema Cloud di Microsoft 365, puntualmente aggirata andando a esplodere il gruppo dinamico caricando la preview delle caselle di posta elettronica che ne facevano parte, oggi non più necessario proprio grazie al nuovo comando Get-DynamicDistributionGroupMember
che mostra immediatamente gli utenti che popolano il gruppo, mantenendo una copia cache per circa 24 ore.
Tutto questo permette di abbattere quella necessità di risorse server per calcolare “live” chi faceva parte di un DDG all’atto dell’invio di una comunicazione (operazione onerosa e spesso lenta per i gruppi più popolati), ma inserisce un’ulteriore variabile legata al fatto di sapere se un utente ne farà parte o meno tra un refresh e l’altro del filtro applicato (ammesso che questo venga ritoccato). Per accelerare i tempi è quindi stato introdotto un comando ad-hoc:
Set-DynamicDistributionGroup -Identity ddg@contoso.com -ForceMembershipRefresh
Riportato anche in documentazione ufficiale all’indirizzo learn.microsoft.com/en-us/powershell/module/exchange/set-dynamicdistributiongroup?view=exchange-ps#-forcemembershiprefresh.
Il comando attiverà Exchange affinché vada a ricalcolare l’appartenenza al gruppo dinamico di distribuzione e aggiornare la sua cache, così che tu possa vederlo lanciando il Get-DynamicDistributionGroupMember
di cui parlavo prima.
Attenzione però, il Service Level Agreement garantisce la validità dei dati relativi al contenuto del gruppo dinamico di distribuzione ma riporta chiaramente l’arco temporale necessario di 24 ore (un classico per gli utilizzatori di Microsoft 365 ed Exchange in Cloud). Ciò vuol dire che la cache viene certamente aggiornata ogni 24 ore in base all’ultimo aggiornamento dei membri calcolato, il comando di refresh forzato è disponibile ma non andrebbe mai abusato a meno di necessità impellenti, e lo stesso non è detto che sortisca effetto nell’immediato (per immediato intendo sempre 5 o 10 minuti all’incirca), potrebbero verificarsi casi in cui persino lui impiega due ore per mostrare a video le novità del gruppo dinamico di distribuzione e del nuovo filtro applicato.
Se vuoi leggere un altro contenuto (in lingua inglese) che parla di tutto questo includendo anche ulteriori spunti su risorse macchina utilizzate e differenze pre-post introduzione del nuovo comando, punta il browser all’indirizzo imamitsingh.com/how-to-update-dynamic-distribution-groups-in-exchange-online.
Io sono qui in caso di dubbi, intanto ho mandato in pensione il vecchio script che si utilizzava per esplodere i gruppi dinamici di distribuzione.
#StaySafe
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