*Che il titolo in inglese dicono vada di moda …
Queste sono le classiche situazioni nelle quali si fatica sempre a trovare le giuste parole, e dire che chi mi conosce sa bene che ho in testa un discreto quantitativo di lemmi adatti a ciascuna occasione! :mrgreen:
Signora maestra, ho una giustificazione per questa assenza abbastanza prolungata dal blog (oltre “il solito”).
Volendola fare breve potrei dirvi che qualche anno fa avevo pensato che la mia vita sarebbe potuta girare intorno a Milano e che tutto si è fermato quando ho conosciuto Ilaria, potrei dirvi che Ravenna è bella da vivere e che ho provato a costruirci un futuro, potrei dirvi che si stava meglio quando si stava peggio e che chi si ferma è perduto (le frasi fatte ci stanno sempre bene, no?).
Posso però dirvi con una certa soddisfazione (che spero duri nel tempo) che ho accettato una nuova proposta di lavoro e che a partire da martedì 1 febbraio il sottoscritto farà le valigie e si trasferirà a Milano. Assago sarà la mia nuova sede di lavoro, gli amici e i nuovi colleghi di lavoro la mia “famiglia adottiva“. Per qualche mese cercherò di ambientarmi, conoscere per quanto possibile il territorio fermo restando che durante il fine settimana si torna in patria così da stare vicino ad Ilaria (che mi seguirà in un secondo momento) e alla famiglia.
Ho già ringraziato i miei attuali colleghi e i clienti che per tanti anni ho supportato e sopportato, sono quelli che mi hanno dato tanto, che mi hanno permesso di imparare e bestemmiare contemporaneamente, in quantità industriale. Mi immedesimo nel Franco Neri di turno e per la seconda volta in vita mia do il via ad un nuovo “Start“, un cambiamento radicale, stavolta con le mie sole forze, ne dovrei avere a sufficienza, sono un bimbo grande.
Fatemi il vostro migliore in bocca al lupo, mi servirà. Arrivederci è la parola più adatta per tutti coloro che lascio, presto potrò stare più a contatto con i conoscenti che vivono nella capitale lombarda e con i quali mi sento quotidianamente via internet. Potrò riavvicinarmi a persone care che vivono li e con le quali magari ci si vedeva troppo raramente (vero Gianluca?), partecipare più facilmente alla vita così detta “social” che vede in Milano e Roma i suoi epicentri.
Buona fortuna a me.
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