Microsoft Insight @ Redmond: Our Adventure

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Nonostante tutta la buona volontà, Microsoft si sta davvero impegnando per tenerci occupati tutto il giorno , tutti i giorni. Come se non bastasse, riconosci degli italiani a Bellevue (o in qualsiasi altro posto del mondo, ndr) dal fatto che non perdono occasione per trovarsi con connazionali sul territorio e andare a bere insieme qualcosa, o cercare il locale dove poter ballare (e, perché no, vedere qualche bella ragazza, che non fa mai male! :mrgreen:), perché tornare in hotel a orari decenti non è certo una delle nostre priorità (e si capisce dai tweet di Stefano, ndr), motivi per i quali è davvero difficile tirar fuori il portatile una volta che arriva la fine della serata, nonostante qualcuno -in qualche modo- ci riesca.

Microsoft Insight @ Redmond, WA

Cloud Computing, security, visioni sul futuro, domotica, alta tecnologia, sviluppo. Sono tutti i macro-argomenti che Microsoft ha voluto introdurre nel programma Insight ed in particolare nelle giornate dedicate alla nostra visita presso il campus di Redmond. Una fitta agenda fatta di interventi, alternati da pause durante le quali è possibile conoscere gli altri ragazzi intervenuti dal resto dell’Europa (Svezia, Olanda, Spagna, ndr), senza dimenticare un po’ di sano divertimento e relax, nonostante da queste parti pensino che una partita a bowling o un museo del volo possano essere meglio di un buon locale dove bere e una discoteca dove scatenarsi un po’ :mrgreen: (si scherza eh!)

Il futuro di Microsoft, il nostro futuro

Sia chiaro, a parte qualche rara perla confidenziale, quello che per noi ha fatto Microsoft in questa tre giorni ha voluto significare un maggiore avvicinamento alle persone che durante quest’ultimo periodo hanno voluto analizzare e proporre approfondimenti su argomenti che la riguardano, persone che hanno deciso di seguire questa lenta scalata verso la “redenzione, verso una maggiore apertura al pubblico, agli utenti, a chi ha reso oggi Microsoft quella che è. Certo un passo lungo, difficile, ma non impossibile, una lamentela che fatta tanti (troppi) anni fa, oggi sta lentamente catturando attenzione, la strada è quella giusta.

Posso suggerirvi, a proposito di “confidential“, di dare una occhiata a questo video girato dalla BBC?

Il video del 2009 ed oggi le cose sono un po’ cambiate (in meglio, ovviamente) ma la sostanza rimane sempre la stessa: una casa che risponde alle tue domande, che ti suggerisce una ricetta dell’ultimo minuto semplicemente poggiando gli ingredienti sul tavolo da lavoro, che ti ricorda appuntamenti e ricorrenze, e magari ti sottopone le ultime informazioni mediche riguardanti il tuo stato di salute e i risultati degli esami fatti qualche giorno prima, che cambia sfondo e musica della camera a seconda della persona che è entrata in quel momento … beh, è roba che sono abituato a vedere nei film hollywoodiani, non di certo dal vivo, dove la sensazione provata è maledettamente orgasmica, mi si conceda il termine.

E, volendo rimanere in tema, posso suggerirvi di dare una occhiata anche a questo video:

Si tratta della visione che Microsoft ha del futuro, una visione non tanto distante dalla realtà, soprattutto per chi ha potuto mettere mano sui prototipi di tecnologie che –come per il precedente caso– si è abituati a vedere in Minority Report (tanto per fare un esempio), decisamente meno nella realtà, anche se di questo passo la fusione penso possa avverarsi in tempi decisamente ristretti rispetto all’immaginazione :-)

Il Campus

Si perché la vita dentro Microsoft è strana, davvero, tante persone motivate che vedono ben oltre la concezione nostrana di “lavoro“. Trasformano la loro passione in ricerca, in futuro, in un’occasione costante per mettersi alla prova e stupire, provano evidentemente piacere nel lasciarti a bocca aperta anche per cose che loro considerano sciocchezze, normalità, quotidianità. E’ una sensazione davvero molto difficile da provare in altri continenti ed è altrettanto difficile spiegarla a voi, soprattutto tramite un blog. Rispolvero una frase estremamente maschilista (chiedo perdono in anticipo alle donne, non me ne vogliate) ma andare a Redmond e vivere Microsoft, per un informatico è un orgasmo puro, forse meglio di un rapporto con l’altro sesso :mrgreen:

Microsoft Insight @ Redmond, WA Microsoft Insight @ Redmond, WA

La concezione di vita e ufficio non potrebbero mai essere più simili, vicine. Il campus di Redmond propone infatti qualsiasi cosa possa tornare utile per dovere o per diletto a chi lavora li in mezzo. Non sarà quindi difficile trovare un negozio AT&T e non lo sarà altrettanto scovare il campo da rugby, da pallacanestro, o la semplice area Kinect dove fare quattro salti e farsi deridere da amici e colleghi! E’ come la doppia faccia di una stessa medaglia: in teoria nessuno ha bisogno di uscire dal Campus, tutto quello di cui si necessita è li dentro o quasi, bastano pochi minuti di navetta Microsoft per raggiungere quello che non è a portata di mano. Nessun orario, nessun obbligo se non rispettare le scadenze, nessuno che vi imponga cosa fare e cosa non, tanto meno che vi debba far giustificare il perché avete deciso di perdere un’ora di tempo in campo a tirare calci ad un pallone anziché restare in ufficio a capo chino sulla propria tastiera.

Eppure, lasciatevelo dire, la cosa non dispiace  neanche un po’ a pensarci bene.

Tu vo fà l’americano?

E poi l’America è strana, l’America è bella, è come qualsiasi altra nazione della terra. Ha le sua tradizioni, i suoi pro ed i suoi contro. Viene amata e odiata con una facilità disarmante, molto spesso senza darle la possibilità di lasciarsi scoprire. Nulla è oro colato, statene certi, eppure “è bella così, come viene“. Difetti? Presto serviti: mi è mancato il sole, il caldo, il buon cibo (non che sia morto di fame, anzi, ma ho fortemente desiderato ritornare alla nostra dieta, alla pasta, alla frutta che non ha quel sapore di coltivazione troppo spesso forzata, più comunemente conosciuta come “disintossicazione” :mrgreen:).

Microsoft Insight @ Redmond, WA Microsoft Insight @ Redmond, WA

Non potete non fare un salto in America almeno una volta nella vita, non fosse per la risata spontanea che vi si stamperà sulla faccia quando rivedrete luoghi “già visti” nei vostri telefilm e film preferiti, o il farsi riconoscere e apprezzare per il solo essere italiani, non meglio specificato il perché (e non state neanche a chiedervelo, potrebbero rispondervi per Mussolini, non esattamente una gran bella cosa … ndr).

Prima di chiudere vorrei proporvi una vignetta che ho potuto conoscere e apprezzare grazie ad un collega di lavoro che me l’ha proposta prima della partenza:

Microsoft Insight @ Redmond: Our Adventure 1

Ecco, mettetevi il cuore in pace prima di partire dall’Italia :P

Media

Qui le mie fotografie, peccato non aver potuto scattare di più in Microsoft :-(

flickr.com/gioxxswall/sets/72157626859473533

Qui quelle di Serge van Schie:

skydrive.live.com/?cid=714CE4A1A0D1C36D&id=714CE4A1A0D1C36D!4188&sc=photos&wa=wsignin1.0

Grazie di tutto a tutti i ragazzi di Microsoft, al socio di mangiate e cazzate Lorenzo, ai miei compagni di viaggio (@rainbowbreeze, @felter, @stefanomainardi e @guidoarata) altrettanto pronti all’azione quando necessario, grazie a Enzo, finalmente conosciuto dal vivo dopo anni di cazzate sparate a vicenda online, grazie a Giorgio che ha provato a convincermi che il lato oscuro della forza sia quello migliore, grazie anche a Vittorio, nonostante non abbia avuto il tempo necessario per fare quattro chiacchiere in più (spero ci sarà altra occasione in futuro)!

Non-Grazie al taxista che ci ha gentilmente accolti e trasportati nel suo mezzo con un puzzo di urina stomachevole (solo chi c’era può sfortunatamente capire e ricordare, sigh!).

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