Il non evento Cisco

35 gradi, un sole favoloso, Milano è caotica come sempre, al posto dei caffè caldi sto bevendo bibite ghiacciate per cercare un illusorio refrigerio. Durante la giornata non ho avuto il tempo di parlare dell’aperitivo e ieri sera ho preferito dormire, rimedio ora.

Ne parlavo ieri con Stefano (del non evento citato nel titolo), mentre tornavamo in quel di Assago per recuperare qualche ora di sonno. Avevo provato a prendere il discorso anche con Lele (con il quale mi congratulo davvero per l’assunzione in Cisco) ma avevo seriamente “paura di ferirlo” e non ci tengo affatto, soprattutto dopo tutto quello che ha fatto per organizzare l’evento (impeccabile da parte sua).

Analizziamo però, con aspetto estremamente critico, i vari vantaggi e svantaggi del caso:

• Chi non c’è stato (tra i tanti, Keper e Totanus) causa invito mancante o impossibilità / scarsa voglia di spostarsi dalla propria città non si è perso nulla di particolarmente eclatante.
• Chi ha macinato tanti km solo per esserci ha tutto il mio rispetto e la mia stima, senza contare l’appoggio per considerazioni che si avvicinano parecchio a quella esposta in questo mio post (vedi Cristian e Fullo).
• L’ottima occasione per ritrovare facce conosciute, amici, persone che stimi/leggi e che ancora non avevi conosciuto fisicamente. Mi ha fatto davvero piacere salutare e discutere di persona con Andrea, Tambu, Suzuki, Funky Professor, Giorgio, Marco, e tutti quelli che sto dimenticando distrattamente di citare (mea culpa).
• Il ristorante giapponese scelto per la cena, che mi ha permesso di fare una sana dieta (ho preferito non mangiare) causa intolleranza verso il cibo non strettamente italiano (o parecchio simile, sono di difficili gusti io :P ).

Insomma un aperitivo, punto e basta. Un evento che tanti avevano sopravvalutato e che ha semplicemente permesso ai bloggers di ritrovarsi e parlare con Stefano Venturi che vuole “gettarsi a capofitto” nel mondo dello “Human Network”, ivi compresi i blog di coloro che stima e segue quasi quotidianamente e forse, un domani, aprire qualcosa di tutto suo (speriamo! ;) ).

Cheers.