MXGP, The Official Motocross Videogame

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Che Milestone sia sinonimo di racing game lo sanno ormai tutti, ultima grande realtà sopravvissuta in Italia che ha fatto delle due ruote (soprattutto, salvo qualche eccezione) la sua arma schierata sul mercato sempre più spietato del gaming su console e PC. MXGP è l’ultima sua fatica in attesa del nuovo MotoGP 14 previsto per giugno che si spera possa portare una ventata di freschezza e novità per un titolo difficile da rivoluzionare tutto sommato, finalmente pronto per approdare sulla next-gen (anche se solo per metà) grazie all’uscita prevista per PlayStation 4.

MXGP, The Official Motocross Videogame

Il mondo del motocross arriva su console e PC con i grandi campioni e i più noti brand delle due ruote “da veri duri“, in mezzo al fango, alle evoluzioni in volo, con la vostra squadra sempre al fianco ma soprattutto la vostra bravura nel preparare la moto e nell’evitare -possibilmente- cadute dovute alla troppa energia in un’accelerata o in una curva impostata male. MXGP non è e non vuole infatti essere il solito arcade. E’ una vera e propria simulazione (con qualche piccolo aiuto da parte della CPU per evitare di complicare troppo la vita a chi sta dietro al controller, ndr) che porterà il vostro alter-ego virtuale sullo sterrato dove tra voi e il fango resta solo la capacità di rimanere in sella anche se non avete esperienza “nel campo“. Milestone ha avuto la saggia idea di inserire dei video-tutorial accessibili dal solito menu principale, anche stavolta molto semplice, minimale, con una propria colonna sonora che carica il giocatore prima che acceda alla pista.

Ad affiancare la possibilità di andare immediatamente in gara c’è ovviamente la parte carriera (la più importante e ricca del gioco), il fine settimana a base di motocicletta (con o senza qualifiche), le gare a tempo utili a migliorare le vostre abilità e una modalità multiplayer che consente di popolare una partita con 12 giocatori (fino a) grazie alla selezione automatica dei partecipanti. Forse inutile dirlo ma come sempre la carriera vi obbligherà a partire dal basso, dovrete sudarvi nuove proposte che in un crescendo di condizioni sempre più vantaggiose vi porterà a cavalcare la due ruote tanto desiderata nella classe regina.

Da qui in poi è solo un conoscere e superare i propri limiti. Si comincerà con la coppia freno e acceleratore per poi arrivare a padroneggiare lo scrub impostando la moto correttamente prima di prendere il volo. Gli stick del controller vi serviranno a modificare la posizione del pilota e della motocicletta, lo scopo di MXGP è quello di risparmiare secondi preziosi durante le manovre e gli atterraggi per preservare quanto più possibile la vostra accelerazione e perdere meno terreno possibile rispetto al resto del gruppo, tutto dipende dalla vostra scelta fatta qualche attimo prima che questa venga messa in atto, non si vince contro la forza di gravità e se inclinate troppo la moto in volo preparatevi a fare una chiacchierata con il pubblico o il fango del tracciato che state affrontando. Scordatevi di scendere in pista e arrivare nelle prime posizioni se non avete mai avuto occasione di studiare ogni singolo tracciato, io sono arrivato a conoscere così bene le terra prima di prendere confidenza con la mia moto che potrei ormai descrivere ogni sua caratteristica organolettica.

MXGP, The Official Motocross Videogame 1

Fate qualche gara rapida per ambientarvi e buttatevi poi nella mischia personalizzando il vostro pilota, questo perché non c’è diverso modo di dare longevità al titolo se non crescendo e guadagnando il vostro posto, dando così un senso alla vostra carriera da pilota. A dare il giusto contrappeso ad un gameplay tutto sommato più che valido è quella solita poca cura del dettaglio che si fatica a capire ormai nei titoli di oggi, che si fatica a sopportare quasi da Milestone che riceve grosso modo le stesse critiche da tempo. Posso capire il budget ridotto, posso capire la fretta di tirare fuori un certo numero di titoli all’anno che evidentemente non permette di perdere troppo tempo dietro al singolo progetto, eppure ci si aspetta di più, anche l’occhio vuole la sua parte e vedere la staticità più pura sullo sfondo, nei personaggi secondari legati alla pista, nelle ombre che troppo spesso scattano, compaiono e scompaiono manco fossero illusionisti non credo sia più possibile tirare fuori giustificazioni o scaricare ogni colpa sulla piattaforma perché altri titoli –anche di diverso genere– dimostrano che certe barriere sono superabili. Se questo è un limite del comparto grafico figurarsi farlo interagire con modifiche al terreno che ovviamente non possono essere sfruttate: solchi, precedenti scie e altri “trucchetti” che potrebbero tornare utili al proprio miglior tempo non vengono calcolati e non passano certo inosservati come nulla fosse.

In conclusione

Un buon punto di partenza per una licenza nuova che si spera possa essere sfruttata al meglio in futuro, arricchendo il complesso titolo e correggendo tutte le varie distrazioni o dettagli volutamente lasciati indietro, magari riservando “la rivisitazione più succosa” per una next-generation. MXGP raggiunge la sufficienza più per il livello di simulazione che Milestone è stata capace di realizzare e portare sulle nostre console che per il comparto grafico evidentemente bistrattato e non ai livelli che si spera di vedere.

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