Su consiglio di Andrea, ho acquistato questo “coso” qualche tempo fa su Amazon, approfittando di una promozione che ne aveva fatto scendere ulteriormente il prezzo già tutto sommato basso. Perché acquistarlo? Perché è comodo e permette alcune interessanti cose, tra cui la condivisione di una rete cablata (che trasformerà in WiFi da 2.4GHz di tipo 802.11b/g/n) o di contenuti da chiave o disco USB esterno a lui attaccato (fino a 4 TB). Piccolo, leggerissimo, alimentato tramite porta micro USB (quindi può essere attaccato anche al PC, nda), sufficientemente semplice da configurare anche per chi ha poca confidenza con gadget e apparati di rete.
Inizia tutto dall’alimentazione. Per il momento puoi anche evitare di attaccare alcunché al piccolo TM02, lo farai in seguito alla primissima configurazione. Se sei uno a cui piace “studiare” (si fa per dire), puoi fare riferimento al manuale ufficiale del prodotto, altrimenti c’è sempre la strada dell’avanzo e scopro passo-passo. Di default infatti, TM02 andrà a creare una rete WiFi sua, nella quale potrai collegarti tramite password che trovi sul retro del prodotto, nella sua etichetta. Lì troverai anche le credenziali amministrative (admin senza password, la prima volta, nda) e il tipo di indirizzamento IP utilizzato (su rete 10).
Entrando nella sua Dashboard, scoprirai che è nettamente più semplice del previsto, e che l’interfaccia è molto intuitiva (se sei abituato a giocare con questo tipo di prodotti, ovviamente). Puoi scegliere (e ti viene proposto) di seguire un piccolo Wizard che ti permetterà di andare a modificare i dettagli più importanti, come il nome e la relativa password della rete WiFi creata dal TripMate, oppure la password di amministratore dell’interfaccia.
Una volta scelte le impostazioni di base, ti verrà richiesto di riavviare il TripMate. Dovrai ovviamente ricollegarti nella sua WiFi quando tornerà a essere disponibile. A questo punto, prendendo come esempio il mio specifico caso, ho scelto di usare il TM02 per condividere (molto facilmente) i dati salvati su un disco esterno USB. L’utente (admin) e la password scelta, corrisponderanno alla stessa coppia di credenziali utili alla mappatura del disco (che verrà ora riconosciuto come disco di rete).
Puoi collegare la penna (o disco USB esterno) al TM02 in qualsiasi momento, lui penserà a riconoscerlo e prepararlo per la condivisione (non lo formatterà, tranquillo), tu lo vedrai come volume dall’interfaccia di amministrazione di Hootoo:
Ogni impostazione del TripMate è modificabile, una volta ritoccati i parametri di rete (ricorda che per passare a rete cablata da WiFi o viceversa devi utilizzare il piccolo interruttore fisico presente nello stesso lato dell’attacco micro USB per l’alimentazione, nda) puoi completamente integrarlo nella tua rete pre-esistente, perché magari hai solo necessità di rendere “di rete” un disco che non lo è nativamente (il mio caso, appunto), dargli un indirizzo preciso tramite reservation del DHCP, amministrarlo come fosse uno dei tanti apparati connessi, ecc. Mi viene da pensare che -date le informazioni a video- potrebbe persino accettare un hub in ingresso, al quale collegare più dispositivi di memoria USB (dovrei provarci).
Anche se non precedentemente specificato, sappi che il dispositivo ha un servizio a bordo che lo rende visibile in DLNA, così che tu possa esplorare il contenuto del disco anche da televisore o ulteriore apparato compatibile, guardandoti così i film senza necessità di ulteriore fatica (o senza dover montare un server PLEX o equivalente nella stessa rete LAN).
Tienilo aggiornato
Dubito ce ne saranno altre versioni in futuro (spero di sbagliarmi), ma ricorda che rispetto alla versione in commercio, Hootoo ha rilasciato un firmware più aggiornato, disponibile all’indirizzo hootoo.com/downloads-81-88001-006.html#downloads-2000. L’operazione di update è banale (qui se vuoi trovi un documento in caso di difficoltà) ma manda in reset la configurazione della WiFi, dovrai quindi ricollegarti e rimettere a posto le cose. TM02 mantiene invariata la tua password amministrativa e la condivisione del tuo disco dati, quelle sono cose che non dovrai quindi andare a ritoccare.
Il nuovo firmware introduce, tra le novità, la possibilità di bloccare l’accesso all’amministrazione del TripMate da una rete che non sia quella erogata da lui stesso, a meno di andarlo a riabilitare nei servizi (Wan port Service
, nda).
A questo punto, un veloce riepilogo per punti:
Potrebbe valerne la pena perché
- Maledettamente compatto, lo porti proprio ovunque e lo alimenti persino con una batteria tampone (che per forza di causa maggiore ti porti dietro per non rimanere mai appiedato con il cellulare), immagina quindi il suo utilizzo in macchina, quando i bambini o la mamma vogliono vedere contenuti diversi sui loro dispositivi, magari tutti memorizzati in una chiave USB o un disco esterno da alloggiare nel porta oggetti della vettura, per risparmiare prezioso piano dati. Spettacolare.
- Costa poco, offre più del giusto. Personalmente considero sempre il fattore prezzo e possibile ritorno dell’investimento (se così si può chiamare).
Potrebbe non valerne la pena perché
- Un sistema non immediato per chi è davvero alle prime armi, seppure il Wizard tamponi parecchio e colmi un gap che non tutti potrebbero essere capaci di colmare in autonomia. Lo switch per selezionare da rete cablata a WiFi sull’apparecchio aiuta. Se lo si lascia così com’è, si può utilizzare direttamente la rete e la password di default.
- Se per qualsivoglia motivo il router principale dovesse riavviarsi o perdere temporaneamente la connettività, il TripMate scomparirà dalla rete e non riuscirà più a recuperare il suo indirizzo IP (e quindi tornare operativo) a meno che non lo si riavvii (togliendo e ridando alimentazione via micro USB), parecchio scomodo, soprattutto se non è facilmente raggiungibile o se non si torna a casa per qualche tempo.
- Sarebbe stato bello poter avere uno slot SIM integrato nel dispositivo, per rendere il tutto più completo (sai che combo?).
I miei personalissimi punti focali sono quelli poco sopra.
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