Assassin’s Creed Valhalla: compi il tuo destino nel nome di Odino

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Assassin’s Creed Valhalla racconta la storia di Eivor Morso di Lupo, vichingo vissuto nell’anno 850 d.c. circa, alla conquista delle terre inglesi durante le invasioni barbariche. Il gioco si pone come conclusione della “Trilogia Antica” che ci ha permesso di giocare con Origins, Odyssey e – appunto – Valhalla oggi. In pratica si va a chiudere quella che è la storia dei giorni nostri con Lyla Hassan, collegata agli episodi di AC tramite l’Animus.

È proprio l’Animus che ci propone il primo bivio dopo averci rapidamente introdotto al mondo di Valhalla, Eivor è infatti unico e solo protagonista di questo episodio della fortunata saga Ubisoft, sarai tu (o anche l’Animus, se glielo permetterai) a scegliere quali panni far vestire al tuo assassino, stabilendo se Eivor sarà per te figura maschile o femminile.

Assassin's Creed Valhalla: fianco a fianco con Thor e Odino

Assassin’s Creed Valhalla

Dato che ho permesso all’Animus di scegliere, posso ora dirti che per me Eivor è fiera e indomita condottiera, l’immagine che ho inserito poco sopra è voluta ed è diversa rispetto a quella che probabilmente sei solito vedere altrove, dove Eivor è rappresentato nella sua forma maschile, scelta da molti preferita. Contento di quanto optato per me dall’Animus, ho cominciato a riempire una pagina bianca che Assassin’s Creed Valhalla mi ha permesso di scrivere iniziando a seguire la storia del gioco (e quindi della protagonista), che parte dalla Norvegia e dalle sue fredde montagne. È certamente qui che prenderai nuovamente confidenza con i controlli, con i primi corpo a corpo e con il passato di Eivor e del perché si è arrivati (si sta arrivando, in realtà) ad abbandonare le terre del nord per approdare invece in un’Inghilterra tutta da conquistare, fatta di pochi ma importanti territori che in qualche maniera bisognerà portare dalla propria parte, con le buone o con le cattive (poco importa, la serie ci ha insegnato a essere preparati ad ambo le cose).

È l’Inghilterra che ti permetterà di dare linfa vitale alla storia del tuo insediamento, Raventhorpe, pochi ma valorosi uomini e donne alle quali presto avrai modo di aggiungere ulteriori componenti che incontrerai nelle varie fasi della storia del gioco, che vorranno far parte di una comunità in continua espansione. Un villaggio (man mano che l’insediamento non sarà più definibile tale) che dovrà essere seguito, fatto crescere e prosperare sempre più affinché tra le tue fila possano farsi spazio nuovi compagni di avventure e di conquista in quella che non è certamente “una passeggiata di salute” e di allegra convivenza con chi ti circonda. Nuovi edifici, e quindi luoghi presso i quali far lavorare coloro che porteranno con sé un mestiere che in Norvegia svolgevano già, comporteranno nuove caratteristiche per il tuo personaggio (anche e spesso indirettamente) e ti accompagneranno verso ulteriori avventure che ti condurranno alla volta del Valhalla.

Quello che posso certamente dirti (senza commettere sacrilegio di spoiler), è che in Assassin’s Creed Valhalla spesso un’alleanza si costruisce più facilmente se si decide di collaborare anziché optare per quella piazza pulita che un “assassino esperto” (considerando quanti episodi abbiamo già potuto giocare in passato) non ha certamente paura di fare, né tanto meno difficoltà alcuna pur contando ben più nemici di quanti una singola persona sarebbe normalmente disposta ad affrontare nel corpo a corpo.

Questo sarà sempre possibile in Assassin’s Creed Valhalla fino a quando la storia (quella che accomuna la serie, NdA) non raggiungerà le terre che solchi e ti porterà inevitabilmente a ciò che già tutti sappiamo, a quei Templari che vengono qui identificati come “l’Ordine“, fronteggiati da coloro che prima di farsi chiamare Assassini si facevano definire come “gli Occulti” (sì, l’avevi già sentito in Origins, io non lo ricordavo con chiarezza e sono andato a farmi un giro su Wikipedia perché pensavo di ricordare male!). In realtà capirai molto presto che l’inevitabilità ti raggiunge sempre molto rapidamente e che la tua lama celata sarà al tuo fianco in ogni dove e momento, arma alla quale difficilmente rinuncerei per tanti buoni motivi (e come me, quasi certamente anche tu).

Assassin’s Creed Valhalla è certamente stato pensato, voluto e realizzato per portare sul tuo monitor quella che la storia ci racconta come una sanguinosa e violenta caratteristica di ogni vichingo, una sapienza nel destreggiarsi con armi pesanti e una veemenza che non ha tempo per chiedere scusa prima di arrivare all’estremo capo di un’uccisione. Il Valhalla non è solo riportato nel titolo del gioco, è là dove Eivor deciderà di mandare i suoi nemici attraverso decapitazioni e mutilazioni che vedrai in primo piano quando le combinazioni di attacco si susseguiranno verso l’inevitabile sconfitta di un nemico gestito nella maniera più corretta.

È l’unica e sola regola di un corpo a corpo che ti metterà davanti a colui (o colei) che potrebbe – se preso sotto gamba – costringerti a dover ricominciare quel pezzo di storia che parte dal tuo ultimo salvataggio (e lasciatelo dire, io sono soccombuto spesso facendo la mossa sbagliata nel momento sbagliato, scegliendo talvolta il nemico errato al quale dare fastidio).

Rispetto al passato, Assassin’s Creed Valhalla ti permetterà di impugnare anche due armi leggere contemporaneamente, per cercare di dare maggiore velocità al personaggio nella sua fase di combattimento o – in alternativa – maggiore vigore nel colpo (e di conseguenza più punti vita tolti al nemico con un minor numero di mosse) se deciderai di tenere un’arma leggera e una pesante, sarà poi sempre disponibile uno scudo come terza e ultima spiaggia, ma chiaramente dovrai rinunciare a una delle due possibili armi, prediligendo così un bilanciamento che porti ad attacco e difesa anziché solo all’offensiva pura.

Orso (attacco pesante), Lupo (attacchi agili) e Corvo (furtività) costituiscono invece il robusto e ricco albero di competenze che Eivor potrà sbloccare e quindi conquistare nel susseguirsi delle missioni di gioco di Assassin’s Creed Valhalla, con punti esperienza che potranno essere spesi conferendole un bilanciamento diverso in base alla tua abitudine di combattimento o di movimento. Ho personalmente scelto di usare più competenze sparse anziché focalizzarmi solo su una delle tre ramificazioni, nessuno ti impedirà di fare una scelta diametralmente opposta, la cosa davvero molto sensata e utile è che potrai fare un reset di quelle competenze in qualsiasi momento, utilizzando i tuoi punti esperienza per modificare completamente il carattere della tua Eivor.

Oltre all’esperienza in sé del tuo personaggio ricorda che – come nei precedenti episodi – sarai invogliato a migliorare e potenziare le armi e più in generale le dotazioni a disposizione di Eivor, ciò ti porterà ad avere un equipaggiamento sempre più robusto, potente e con degli slot rune che ti doneranno ulteriore forza o resistenza in base al profilo che vorrai mantenere. Rispetto al passato, in Assassin’s Creed Valhalla ci sono certamente meno pezzi che invaderanno senza sosta il tuo inventario, non ne sentirai la mancanza e non saranno mai insufficienti armi e protezioni messe a disposizione lungo la storia del gioco (o dai negozianti che troverai per la tua strada).

Infine, non certo per importanza, Eivor potrà fare uso della sua adrenalina (si riempie semplicemente combattendo, com’è logico pensare) per dare sfogo a ben otto abilità (4 nel corpo a corpo, 4 dalla distanza) che potrai attivare trovando alcune preziose pergamene che sono localizzate all’interno di quei villaggi che andrai a razziare grazie all’aiuto dei tuoi compagni, chiamati a raccolta da quel corno che potrai (dovrai) utilizzare semplicemente cercandolo nella ruota abilità di base di Eivor (la stessa all’interno della quale troverai pure la torcia per illuminare percorsi bui, il cappuccio per non dare troppo nell’occhio e altri dettagli che ti lascio scoprire se deciderai di giocare ad Assassin’s Creed Valhalla).

È bene forse specificarlo ancora in questa occasione: i villaggi fanno parte di aree abbastanza estese dell’Inghilterra. Ogni area ha i suoi nemici e ogni gruppo di nemici ha una determinata potenza che – con l’aumentare – potrebbe metterti seriamente in difficoltà o rendere davvero impossibile un combattimento, credimi, l’ho provato più volte sulla mia povera Eivor. Cerca di farla crescere quanto più possibile prima di lanciarti in queste sfide, diversamente perderai solo molto tempo e te la vedrai con scarsissime probabilità di portarti a casa il risultato sperato.

Questione di edizione

Come già accaduto in passato e per qualsiasi altro titolo Ubisoft (ma non solo), ogni edizione di Assassin’s Creed Valhalla porta con sé contenuti speciali sia su Xbox One che PlayStation. Il Season Pass ti darà accesso a delle missioni esclusive ed espansioni che arriveranno nel prossimo futuro, oltre a una serie di contenuti gratuiti periodici che verranno rilasciati e messi a disposizione da Ubisoft per tutti i giocatori del titolo, sia che abbiano a disposizione la versione Standard che quella Gold (quest’ultima è la più ricca), passando per una Limited in vendita esclusiva su Amazon.

Assassin's Creed Valhalla: fianco a fianco con Thor e Odino 30

Io ti propongo qui di seguito l’accesso rapido alle tre versioni Limited (consigliate) per Xbox One (compatibile e già pronto per la nuova generazione, Xbox One Series X e Xbox One Series S), PlayStation 4 e PlayStation 5:

Mentre qui di seguito ti riporto una lista più nutrita all’interno della quale troverai le edizioni Standard (solo per PS4), Gold (per tutte le console) e le edizioni da collezione di Assassin’s Creed Valhalla all’interno delle quali troverai anche la statua Ubi Collectibles di Eivor in versione maschile (sì, l’ho già acquistata e messa in vetrina insieme alle altre statue che arrivano dalle edizioni precedenti del gioco) :-)

Assassin's Creed Valhalla: fianco a fianco con Thor e Odino 29

Assassin’s Creed Valhalla In conclusione

Romanzare la storia dei vichinghi in Assassin’s Creed Valhalla non è stato certamente compito semplice. Lo stereotipo del vichingo violento al quale siamo abituati noi tutti lascia spesso il posto ai racconti di leggende o canzoni che potrai goderti durante le traversate in barca (che non includeranno mai combattimenti, una novità considerato quanto si è combattuto in mare aperto nel recente passato della serie), alle sfide di bevute che non ti permetteranno di reggerti facilmente in piedi, alle battaglie a colpi di insulti in rima e metrica, a quelle abitudini del villaggio che ti trasportano evidentemente in un’epoca che credo ti piacerà certamente.

La storia di Assassin’s Creed Valhalla è decisamente lunga e ancora oggi io sto giocandola perché spesso mi perdo – volutamente – tra missioni secondarie e libera esplorazione delle terre inglesi, rimane però più concisa rispetto a Origins e ti permette di dedicarti più alle missioni che al tuo equipaggiamento. Io che non ho mai realmente apprezzato del tutto le battaglie in mare aperto ho trovato in Valhalla la conclusione forse più apprezzabile della Trilogia di cui ti ho parlato in apertura articolo, nonostante il cuore rimanga un po’ più orientato (con tutti i suoi micro-difetti) verso Origins.

La ripetitività di alcune gesta di gioco rischia forse di annoiare un vecchio giocatore che si rimette davanti al monitor già consapevole di quanto il proprio assassino prescelto sia capace di fare, le ambientazioni e la ricchezza di dettagli rendono però un po’ più dolce l’amaro calice nonostante quei piccoli e stupidi difetti grafici che di tanto in tanto compaiono a disturbare il progressivo attraversamento della storia (qualche micro-freeze, ostacoli che non vengono agilmente superati nonostante la banalità, cose così, nulla di nuovo sotto al sole). La storia di Eivor è certamente bella e merita di essere raccontata e vissuta in prima persona, il villaggio va fatto crescere ma è un po’ al pari dell’equipaggiamento, non è il tuo “scopo principale“.

Valutazione finale: 4.5

Il mio articolo si ferma qui (ti ho stufato abbastanza). Ora tocca a te: sarei curioso di conoscere la tua opinione, hai avuto modo di provare il titolo? Lo hai scelto come compagno ideale per la tua nuova (o vecchia) console? L’area commenti è a tua totale disposizione :-)

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Ogni articolo rispetta - come sempre - i miei standard: nessuna marchetta, solo il mio punto di vista fatto di pro e di contro. Riporto i fatti a prescindere dal giudizio finale.
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Prodotto: fornito da Ubisoft, che ringrazio.

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