Quando si è piccoli, i genitori ci insegnano che è buona educazione salutare le persone con le quali veniamo a contatto (mio figlio saluta randomicamente anche quelli che incrocia per strada o all’Esselunga, e penso sia una cosa bellissima, un gesto talmente tanto banale e di cortesia che dovremmo farlo tutti noi).
È anche vero però che – salvo specifica situazione – si va generalmente oltre il saluto fine a se stesso, si pospongono altre parole dopo quel “ciao” o quel “buongiorno“. Ecco, in chat succede la stessa cosa, o almeno dovrebbe, perché spesso ci ritroviamo – sia che si parli di lavoro che di vita privata – ad assistere alla pietosa scena di una finestra di chat in cui l’interlocutore dall’altro lato scrive semplicemente “ciao“, rimanendo lì in attesa.

Imagine calling someone on the phone, going hello! then putting them on hold… 🤦♀️
nohello.net
Hai capito l’antifona? Ecco. Gli addetti ai lavori (ma ti assicuro che quelli “brutti e cattivi” non siamo solo noi) concordano nel dire che iniziare una chat con un solitario “ciao” causa fondamentalmente due cose: stai interrompendo ciò che il collega sta facendo in quel momento (e il fatto di trovare il pallino verde di fianco al suo nome utente NON vuol dire che è lì a non fare una mazza, fidati) e gli stai chiedendo di aspettare la formulazione della tua domanda (magari pur non volendo), quella seconda parte del messaggio non inserita nella prima riga della chat, che equivale a una perdita di produttività e di pazienza se il comportamento permane anche in futuro, soprattutto perché – nella maggior parte dei casi – quella seconda parte del messaggio la scriverai solo quando il collega risponderà al tuo “ciao” con un altro saluto o con un più secco “dimmi“.
Il sito nohello.net che ho inserito nel testo citato poco sopra è solo un esempio tra i tanti disponibili in rete che ti spiegano questo genere di situazioni e che comportamento corretto adottare, un altro è certamente sbmueller.github.io/nohello (ma ce ne sono diversi altri in giro). La sostanza non cambia: vai al dunque, non avere paura di chiedere, se il collega dall’altro lato non ha modo e/o tempo di risponderti, non lo farà a prescindere che tu decida di cominciare la chat con il solo saluto o con il messaggio completo. Il solo saluto non equivale a un gesto di cortesia per capire se dall’altro lato c’è disponibilità, fa solo perdere tempo a entrambi.
Ecco, ora puoi tornare a pensare male di noi figure tecniche dell’IT, sempre scontrosi e sempre costantemente arrabbiati con gli utenti finali (ti svelo un segreto: NON è così, a meno che la tua non sia una domanda tanto sciocca o un poco arguto metodo per scavalcare procedure e/o ignorare cose già dette e scritte più volte in passato, magari a distanza di un paio di clic da te). Qualcuno ti ha per caso spedito un link a questo articolo? Ecco, allora proverei a farmi delle domande … :-)
#StaySafe
Immagine di copertina: Drew Beamer on Unsplash
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