Contrariamente allo scorso anno, non sto seguendo Sanremo 2022 secondo il tradizionale canone della visione della puntata che sai quando comincia ma non quando finisce con prevedibili conseguenze sulla lucidità del mattino successivo. Leggo articoli, resoconti, pareri, mi tengo grosso modo allineato grazie alla continua discussione su Twitter e ascolto le tracce con la playlist ad-hoc su Spotify, c’è poi sempre tempo (in qualche maniera, nel corso della giornata) per qualche spezzone pubblicato su YouTube. In linea generale credo che la qualità di quest’anno sia mediamente più alta rispetto al 2021 (fatta eccezione per alcuni pezzi intoccabili) e penso che l’accoppiata Blanco e Mahmood sia tra le più azzeccate in assoluto, fermo restando che – parere squisitamente personale – Elisa sia del tutto inarrivabile e intoccabile, senza nulla togliere a diversi altri artisti in gara che mi sono particolarmente piaciuti.
https://www.youtube.com/watch?v=AzoiVvE8k6M
Poi ci sono – come sempre – i fuori gara, non sono gli ospiti, bensì quelle tracce che puoi combattere con tutto te stesso per evitare che ti entrino in circolo e in qualsiasi sinapsi del tuo cervello ma che no, non ce la farai, fallirai inesorabilmente e il tuo piede andrà da solo, fuori dal tuo controllo, e ne possiamo riparlare anche tra qualche tempo quando la stagione più calda arriverà e questi pezzi continueranno a suonare come avessero ancora la pellicola protettiva sopra, degli “usati garantiti“.
https://www.youtube.com/watch?v=huxSCwVrcJ4
https://www.youtube.com/watch?v=xnSn-LALtfM
Ed è proprio a La Rappresentante di Lista che dedico la copertina di questo mio pensiero scritto (ma pensa te se alla mia età mi ritrovo a scrivere di Sanremo su questo blog) perché, in tempi mediamente non sospetti, lascio qui il mio parere sul fatto che una traccia simile, pur non andando a genio a tutti, potrebbe potenzialmente fare del danno facile al prossimo Eurovision Song Contest di Torino, in coda a un successo dello scorso anno che tanti non si aspettavano (ma sul quale ci avevo messo un nichelino, apprezzando particolarmente i Måneskin sin da quando sono saltati fuori dal nulla a X Factor del 2017). Testo facile, giro di basso giusto, orecchio immediatamente catturato, è ciò che potrebbe fare la differenza nella competizione contro gli altri paesi partecipanti, cosa che quasi certamente non accadrà perché non arriverà a vincere questo Sanremo popolato da pezzi da novanta (nuovi e “vecchi“) con proposte nettamente superiori.
L’inaspettato? Da non intendere in senso “brutto” certo, ma che è arrivata più dritta rispetto a quanto mi aspettassi: Noemi.
https://www.youtube.com/watch?v=KIn7Z_eyh7E
La conferma seppur non in gara? Cesare Cremonini, gioca un altro campionato se pensi da dove è partito e cosa è diventato con il passare del tempo. Questo spezzone su YouTube non c’è, ti tocca passare direttamente da RaiPlay: raiplay.it/video/2022/02/Sanremo-2022—terza-serata—Cesare-Cremonini-ritorna-sul-palco-dellAriston–5998a790-a033-47d6-953c-6e7c58928d5f.html (e se dai un’occhiata qui trovi anche gli altri: raiplay.it/programmi/festivaldisanremo/lo-show-dellariston/lo-show-dellariston).
Prima di chiudere vorrei lasciare qui una nota di merito ad Ana Mena: dopo anni di successi estivi con Rocco Hunt ha deciso di intraprendere una strada da solista sanremese che incarna perfettamente lo stile della “Musica da giostra“, ed è subito salto indietro negli anni ’90 pensando al divertimento da giro sull’autoscontro (che poi comunque Rocco Hunt è tra gli autori del pezzo, quindi tutto sommato è sempre lì dietro l’angolo).
Vuoi farti un regalo tipico da venerdì? Ascoltati la playlist e renditi conto di quanto Elisa meriti – quest’anno ancora più – di vincere questa edizione del Festival della Canzone Italiana.
#StaySafe
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