Disdetta Sky, più facile a dirsi …

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Circa due mesi fa è arrivata –a casa della morosa, ndr– una comunicazione scritta attraverso la quale SKY Italia segnalava un cambio tariffe a decorrere dal primo di settembre. L’abbonamento sarebbe passato da 42 a 51 euro mensili per lo stesso identico pacchetto scelto in fase di stipula del contratto. Facendo una botta di conti si è deciso di rescindere il contratto inoltrando formale disdetta a SKY Italia. Facile a dirsi, molto meno a farsi.

Disdetta Sky, più facile a dirsi ... 1

Oggi sto quindi indagando sul da farsi per rendere l’operazione più “semplice, veloce ed indolore possibile“.

Il Modulo, l’utilizzo

Generalmente, per rescindere un qualsivoglia contratto, si fa uso di modulo “standard” e raccomandata con ricevuta di ritorno da mandare presso la sede della società che offre il servizio. Talvolta è necessario far arrivare prima una comunicazione a mezzo fax o mail.

Trovare un documento già pronto è stato abbastanza facile. Un piccolo blog italiano raccoglie esperienze, documenti e suggerimenti per permettere al consumatore di affrontare la problematica: disdiresky.blogspot.com.

In particolare questo post dove si parla di rescissione contratto per chi paga con RID (qui per chi usa il bollettino postale). Modulo tutto sommato generico che riporta le informazioni necessarie all’identificazione del cliente e l’intenzione di concludere il rapporto con la società.

Lo stesso documento è disponibile per la compilazione automatizzata online all’indirizzo:

moduli.it/item.php/2676

dove viene specificato ancora:

A seguito dell’entrata in vigore della Legge n. 40/07, in caso di recesso anticipato dal contratto rispetto alla scadenza contrattuale comunicato con un preavviso di 30 giorni, poiché Sky fattura anticipatamente l’importo dei canoni per l’intero mese, qualora il recesso non sia comunicato alla fine di ciascun mese solare e divenga quindi efficace nel corso del mese, per il mese già iniziato verrà addebitato il canone mensile; in tal caso, il servizio rimarrà attivo e fruibile fino alla fine del mese.

Sempre a seguito dell’entrata in vigore della Legge n. 40/07, in caso di recesso anticipato dal contratto, rispetto alla scadenza contrattuale, all’abbonato non sarà più richiesto il pagamento della penale pari a tutti i canoni mancanti dal momento della risoluzione anticipata del contratto fino alla sua scadenza, bensì il solo rimborso del “Costo dell’operatore”, così come definito nelle nuove condizioni generali, a partire dal 15 giugno 2007 da comunicare con un preavviso di 30 giorni.
Tale importo non sarà comunque richiesto qualora il recesso avvenga alla scadenza contrattuale di ciascun anno. Il “Costo dell’operatore”, applicabile in caso di recesso anticipato rispetto alla scadenza di ciascuna annualità contrattuale, è così stabilito a seconda dell’offerta a cui ha aderito l’abbonato: 30 € per chi usufruisce dell’offerta solo smart card, 60 € per chi usufruisce di decoder in comodato. Per coloro che hanno usufruito dell’offerta Pronto Sky e/o per chi usufruisce dell’offerta HD, il costo che dovrà essere rimborsato all’operatore in caso di recesso anticipato rispetto alla scadenza contrattuale è di: 180 € per il primo anno contrattuale, 140 € per il secondo, 100 € per il terzo e 60 € dal quarto in poi. Per l’offerta Multivision e/o MySky il costo che dovrà essere rimborsato all’operatore in caso di recesso anticipato rispetto alla scadenza contrattuale è di: 225 € per il primo anno contrattuale, 170 € per il secondo, 115 € per il terzo e 60 € dal quarto in poi. Tutti i Costi dell’operatore sono indicati in un’apposita “Tabella delle Condizioni di Abbonamento”.

Riassumendo: il cliente che ha stipulato il contratto (indifferentemente dal pacchetto scelto) si ritroverà a dover pagare un “Costo dell’operatorepari ad euro 60 (smart card e decoder) per la chiusura della propria pratica.

Dell’adeguamento (al quale viene fatto riferimento nel testo sopra incollato) se ne parla anche sul sito dell’Associazione dei Consumatori:

aduc.it/dyn/tlc/cara.php?id=190804

dove si specifica appunto che il “Costo dell’Operatorealtro non è che la penale vietata dalla legge Bersani, ben camuffata per non far perdere soldi alla società che conterà un cliente in meno (e soprattutto i suoi soldi) ma senza andare contro l’unica appiglio che può tutelare il consumatore “dal furto“:

Quanto dice Sky non ci torna. E ciò perché il decreto Bersani non consente un generico, e generalizzato, rimborso dei “Costi dell’operatore”, forfettizzati a priori (e cosa piu’ importante, applicati solo nel caso in cui si dia disdetta prima della scadenza naturale del contratto), ma prevede che nel caso in cui il gestore abbia dei costi vivi (e ovviamente documentati) per la chiusura del contratto, di richiederli all’utente. Le condizioni contrattuali che ci ha descritto, invece, sono in buona sostanza una “penale mascherata”.

Furto legalizzato? Così pare. L’ADUC suggerisce, nel caso in cui effettivamente vengano a mancare quei 60 euro di “Costo dell’Operatore“, di fare richiesta di rimborso alla società mandando diffida a mezzo raccomandata A/R. L’ultimo caso analizzato (riguardante questo argomento) risale allo scorso 1 agosto: aduc.it/dyn/sosonline/caraduc/carasingola.php?id=231418.

Ti restituisco ciò che non è mio

A prescindere che si riesca a rescindere il contratto in maniera più o meno semplice, resta una questione aperta da chiudere nel minor tempo possibile per non avere ulteriori problemi di sorta: restituzione di decoder e smart card.

Entro 30 giorni dalla chiusura della propria pratica è necessario portare l’hardware presso un centro Sky Service, generalmente uno per città. Per cercare quello più vicino alla propria abitazione si può fare riferimento alla pagina:

sky.it/corporate/pagine/area_clienti/cerca_skyservice.shtml

A Ravenna, tanto per fare un esempio, ci sono due centri a disposizione. Questo è quanto:

Entro 30 giorni dalla cessazione del Contratto, l’Abbonato dovrà restituire il/i decoder e la Smart Card di proprietà di Sky presso uno Sky Service (sul sito www.skylife.it è pubblicato l’elenco degli Sky Service presso cui è possibile consegnare i materiali), facendosi rilasciare la ricevuta relativa all’avvenuta consegna. Nei casi di ritardo nella restituzione della Smart Card, del Decoder, del Decoder HD e di mySKY di proprietà di Sky, si applicheranno le penali indicate nelle Condizioni Generali di abbonamento (ivi compresa, in caso di mancata restituzione del Decoder, l’applicazione di una penale di 150,00 €), fatto salvo il risarcimento del maggior danno e di tutti i costi necessari ad ottenerne la restituzione o il recupero.
Nell’ipotesi di mancata restituzione, smarrimento, furto, danneggiamento o distruzione della Smart Card e/o del/i Decoder di proprietà di Sky, si applicheranno, salvo il maggior danno, le penali indicate nelle Condizioni Generali di abbonamento.

Oltre al decoder ed alla smart card occorre restituire telecomando, alimentatore, cavo scart e cavo telefonico.

Non perdete tempo.

Particolarità

Aumento la tariffa e ti bastono ugualmente

Un peccato leggere troppo tardi la piccola nota a fondo foglio dove viene fatto presente che, se tale aumento non è gradito, è possibile rescindere immediatamente il contratto mandando un fax ed una raccomandata con ricevuta di ritorno a Milano (sede SKY Italia). A questo punto lancio una ricerca sul sito dell’ADUC e scopro che “la storia non era mica tanto vera“, ancora una volta:

[ ritaglio … ] ricevo dopo alcuni giorni una lettera in cui sky prende atto del mio voler recedere dal contratto e mi dice che non avendo dato il preavviso minimo richiesto dovrò pagare un “costo operatore” non meglio specificato pari a 60 euro. ora mi chiedo: visto che e’ per colpa dell’aumento che mi sarebbe stato applicato (già a partire dal mese di settembre) che ho deciso di disdire l’abbonamento questa richiesta di 60 euro non e’ del tutto gratuita e ingiustificata?

[ continua con risposta: aduc.it/dyn/tlc/cara.php?id=230410 ]

SkyLife a 90 cent.

Sapete che la rivista ufficiale di SKY costa 0,90 centesimi di euro? Ogni anno spendete altri 10 euro circa (10,8) oltre al costo dell’abbonamento. E’ possibile disdire l’abbonamento anche via mail:

disdiresky.blogspot.com/2008/01/disdire-la-rivista-skylife.html

Ricordate di chiedere conferma anche in questo caso per evitare brutte sorprese sul conto corrente.

In conclusione (ma anche no)

Siamo sempre alle solite. In Italia è facilissimo stipulare nuovi contratti (ormai basta un “cenno al telefono”) ma non si può dire altrettanto della rescissione. Il proverbio “fatta la legge, trovato l’inganno” è sempre valido e –quasi sempre– a discapito del consumatore.

Personalmente non ho ancora inoltrato richiesta di disdetta a SKY Italia, lo farò a brevissimo e vi terrò aggiornati sulla questione con la speranza che quanto scritto sopra non avvenga, altrimenti sarà divertente montare il sipario del tira-molla dal quale non mi tirerò certo indietro per primo.

Incrocio le dita, il consumatore non può sempre prenderla nel “di dietro“.

UPDATE
Ricevo e volentieri segnalo (a distanza di due anni ormai) un sito web tutto italiano che include moduli di disdetta per diversi abbonamenti che il cittadino italiano potrebbe aver sottoscritto e del quale vorrebbe liberarsi per un qualsivoglia motivo: disdette.com che –nel caso specifico di SKY– propone la documentazione nella pagina “Disdetta Sky” :-) (magari avrà l’accortezza di tenere più aggiornata di me la documentazione).

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