Contratto di locazione: l’adeguamento ISTAT

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Tutto quello che gravita attorno alle tasse e ai balzelli della nostra adorata burocrazia fa parte di una macro-categoria delicatissima e sempre molto spinosa. Tra leggi, decreti, modifiche (e chi più ne ha, più ne metta nel pentolone), l’italiano deve restare costantemente al passo con tutto quello che il governo (e annessi) decide di mettere in pista per il bene della nazione ma non certo delle tasche dell’utente finale.

L’adeguamento ISTAT è una di quelle voci facenti tipicamente parte di un contratto di locazione che non andrebbe mai perso d’occhio. Si tratta di una cifra calcolata in base al costo della vita, che andrà aggiunta alla mensilità stabilita in fase di sottoscrizione del contratto. Due le possibilità di farla comparire:

  • Contratti a canone concordato: richiesta retroattiva ma senza arretrati “dimenticati” o mai richiesti;
  • Contratti “liberi”: aumento automatico a carico dell’inquilino (e della sua memoria), in questo caso è fatto obbligo di mettersi in pari anche con gli arretrati.

Sono riuscito a capirci qualcosa di più grazie ad un vecchio articolo de La Repubblica datato 2007, ancora molto attuale come spesso accade con argomenti di questo tipo: economia.repubblica.it/articolo/Guida_all_aumento_Istat_per_proprietari_e_inquilini/172361.

Nel caso specifico del sottoscritto (che prenderò come esempio di questo articolo) il contratto riporta proprio la formula libera, quella a mio carico, l’arma a “singolo” taglio in quanto puntata al solo conducente dell’appartamento che dovrà ricordarsi di andare a verificare ogni anno (a partire dal secondo) la variazione ISTAT del mese durante il quale è stato firmato il contratto, aggiornato all’anno in corso. Per capirci: io ho preso il valore di Marzo 2012 direttamente da questa tabella: sicet.it/pages/dati_periodici/istat.htm (2,400), avendo firmato il mio contratto di affitto a marzo 2011.

Contratto di locazione: l'adeguamento ISTAT 1

A questo punto non resta che calcolare il valore finale in € pari all’aumento da applicare a tutte le rate che vanno dal mese di stipula del contratto (a un anno di distanza, quindi marzo 2012) a quello del successivo, quando ci sarà un nuovo valore da utilizzare per un calcolo “rinnovato” (con molta poca felicità delle proprie tasche). Ho personalmente utilizzato questo strumento online: avvocatoandreani.it/servizi/calcolo_adeguamento_istat_canone_locazione.php, così da evitare possibili errori e fare sicuramente prima.

Si parla di € 15,36 per ciascun mese, ben € 184,32 che avrete (avrò) sborsato in più a marzo 2013, semplicemente perché si è alzato il costo della vita. Inutile dire che ciò che si può andare a scaricare dalle tasse tramite dichiarazione dei redditi è nettamente inferiore a quello che potreste augurarvi e pensare di dover ricevere, vero? :-)

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È il nome di una raccolta di articoli pubblicati sul mio blog che raccontano la vita di un "perfetto nessuno" che ha deciso di spostare abitudini e quotidianità in una differente città rispetto a quella di origine.
Alla scoperta del caotico capoluogo lombardo mai tanto amato e odiato allo stesso tempo, per chi è nato qui e ancora oggi continua a viverci per volere o necessità, per le centinaia di persone che vengono da fuori e vedono Milano come una piacevole alternativa o una costrizione imposta dalla propria vita studentesca o lavorativa.
La rubrica di approfondimento alla quale però non bisogna fare l'abitudine, non siamo mica così affidabili da queste parti!
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