Tranquillo, capisco possa trattarsi di un titolo molto ricco ma ti assicuro che il filone è unico e che lo si segue abbastanza agilmente. Il succo del discorso? Affrontare un ormai inevitabile (se ci tieni alla sicurezza e all’aggiornamento della tua postazione di lavoro) upgrade da Windows 7 a 10 sulle postazioni che sei solito utilizzare e che per qualche (buon?) motivo non hai ancora toccato. Windows 7 uscirà fuori dal supporto esteso tra una manciata di mesi (support.microsoft.com/it-it/help/4057281/windows-7-support-will-end-on-january-14-2020, ma anche blogs.windows.com/windowsexperience/2019/03/12/making-the-transition-to-windows-10-and-office-365), ha davvero senso tenerlo ancora in vita? (hint: no). Vediamo insieme che fare.
Lunga vita a 7!
Lungi da me dal dirti cosa devi o non devi fare, posso comunque farti sapere che a mio parere (e non solo il mio, a dirla tutta) Windows 7 è definibile oggi come un Sistema Operativo ormai vecchio e abbondantemente superato. Siamo nuovamente arrivati a quel punto della storia che ha visto – e vede ancora oggi – Windows Xp fare la stessa identica fine, con una miriade di utenti che si sarebbero strappati ogni veste e capello in testa pur di non fare questo salto. Lo hanno fatto. Forse non tutti è vero (vedo ancora dei Windows Xp come il bambino del Sesto Senso vedeva la gente morta), eppure la maggior parte si è arresa davanti all’evidenza di un’evoluzione tecnologica del tutto naturale. Seven può finalmente andare in pensione ed essere ricordato come degno erede di un mai troppo amato Windows Xp (che a sua volta ha ereditato lo scettro di Windows 98 SE, impossibile da dimenticare, nda). Windows 10 è maturato tanto, è cambiato nel tempo e si è adattato alle esigenze dei suoi utilizzatori e ai tempi più moderni, dando un taglio netto con quel passato fatto di Tile e menu di Start prima abbandonati e poi tornati prepotentemente a occupare il loro spazio sul monitor (com’è giusto che sia, tranquillo, non faccio parte della schiera talebana che non voleva più il menu di Start).
Grazie Windows 7, sei stato compagno fedele a casa come in ufficio, ci sarà occasione di incontrarsi ancora – ne sono certo – ma è tempo di lasciare definitivamente il passo a Windows 10, chi te lo dice è un utilizzatore del “giovane” SO già dalla sua prima versione (luglio 2015), ormai soddisfatto di quanto cambiato in questi ultimi 4 anni.
Passaggio a Windows 10
Non mi voglio dilungare su questa particolare procedura, è maledettamente semplice e non ti sono necessario. Posso solo dirti che per fare un upgrade in-place (passare da Windows 7 a Windows 10 sulla macchina che stai attualmente utilizzando, ma anche su qualsiasi altra) ti basterà scaricare il Media Creation Tool (microsoft.com/it-it/software-download/windows10), avviarlo e chiedergli di aggiornare la macchina in uso. Fatto ciò ti basterà seguire le istruzioni a video e nulla più, è davvero a prova di ignorante informatico (e non penso tu lo sia).
Lo stesso strumento ti permette di creare una chiavetta USB che puoi inserire in qualsiasi macchina Windows 7 non connessa a internet e aggiornarla a Windows 10 con il minimo sforzo. La chiave USB partirà all’accensione del PC (in automatico o con il tuo aiuto) e seguirà poi lo stesso iter di aggiornamento che il Media Creation Tool seguirebbe se tu volessi aggiornare “in diretta” il Sistema Operativo, scaricando in quel momento tutto il necessario dai server di Microsoft.
Generic Product Keys (chiavi di licenza di default)
È in questo momento che può tornarti utile conoscere i Product Key di default di Windows 10, i quali ti permetteranno di affrontare un’installazione del Sistema Operativo passando indenne il passaggio relativo alla validità del prodotto, per poi metterti a posto con coscienza e legge in un secondo momento (quello dell’attivazione, da eseguire a sistema ormai installato e avviato). Perché dirlo ora? Perché nonostante Microsoft permetta ancora l’upgrade del proprio codice di licenza Windows 7 (trasformandolo in licenza digitale Windows 10 assolutamente legale e valida) conosco benissimo i miei polli e so bene che là fuori girano molti Windows 7 piratati ancora oggi.
- Se utilizzi Windows 7 correttamente licenziato, Microsoft trasformerà quel codice in licenza digitale Windows 10 assolutamente valida e a te assegnata.
- Se utilizzi Windows 7 pirata, probabilmente il codice di licenza non verrà accettato e ti verrà impedito di procedere con un normale upgrade, chiedendoti un Product Key da usare per procedere. È qui che entra in gioco un riferimento della documentazione ufficiale di Microsoft.
Le “Generic Product Keys” sono fatte proprio per questo. Puoi utilizzarle per installare il Sistema Operativo ma non per attivarlo, per quest’ultima operazione dovrai infatti acquistare e pagare regolare licenza (retail, ESD, ecc.). Uno specchietto di facile utilizzo è disponibile sul forum di tenforums all’indirizzo tenforums.com/tutorials/95922-generic-product-keys-install-windows-10-editions.html. Stabilita la versione di Windows che dovrai installare (o aggiornare) puoi pescare un codice da quella tabella e utilizzarlo per procedere.
Una volta approdato su Windows 10, ti verrà notificato che dovrai eseguire quanto prima l’attivazione del prodotto, così da sfruttare in maniera completa le potenzialità del tuo nuovo Sistema Operativo.
Licenze a basso costo (ESD)
Ed ecco la soluzione a ogni possibile protesta di coloro che pretendono di non pagare lo sviluppo di un prodotto che sta alla base della piramide alimentare (escludendo il puro costo dell’hardware). Si chiama ESD ed è l’acronimo di Electronic Software Delivery, in parole povere si tratta di codici di licenza assolutamente legali che non sono associati ad alcun supporto ottico o scatola acquistabile negli store fisici. Non hai DVD di installazione di Windows, non hai la scatola da conservare tra le tue cose, non hai nulla a eccezione della Product Key utile all’attivazione del tuo nuovo Sistema Operativo, il costo è quindi molto più basso del normale, spesso inferiore anche a un codice OEM che segue la vendita di una specifica macchina (o produttore che ne acquista in blocco). Questo codice è in qualsiasi momento rivendibile se non più (o mai) utilizzato.
Prima che compaia qualche paladino della giustizia all’interno dell’area commenti, ti segnalo una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (C-128/2011) che parla dell’argomento (seppur trattando una causa di Oracle International Corp. contro UsedSoft GmbH) e che puoi liberamente consultare all’indirizzo eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:62011CJ0128&from=IT. Estraendo parte di quanto riportato, i passaggi più importanti sono quelli relativi al diritto di sfruttamento di una licenza e alla vendita della stessa come “seconda mano” con qualsivoglia mezzo, nello specifico:
L’articolo 4, paragrafo 2, della direttiva 2009/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, relativa alla tutela giuridica dei programmi per elaboratore, deve essere interpretato nel senso che il diritto di distribuzione della copia di un programma per elaboratore è esaurito qualora il titolare del diritto d’autore che abbia autorizzato, foss’anche a titolo gratuito, il download della copia su un supporto informatico via Internet abbia parimenti conferito, a fronte del pagamento di un prezzo diretto a consentirgli l’ottenimento di una remunerazione corrispondente al valore economico della copia dell’opera di cui è proprietario, il diritto di utilizzare la copia stessa, senza limitazioni di durata.
Gli articoli 4, paragrafo 2, e 5, paragrafo 1, della direttiva 2009/24 devono essere interpretati nel senso che, in caso di rivendita di una licenza di utilizzazione che implichi la rivendita di una copia di un programma per elaboratore scaricata dal sito Internet del titolare del diritto d’autore, licenza che era stata inizialmente concessa al primo acquirente dal titolare medesimo senza limitazione di durata ed a fronte del pagamento di un prezzo diretto a consentire a quest’ultimo di ottenere una remunerazione corrispondente al valore economico della copia della propria opera, il secondo acquirente della licenza stessa, al pari di ogni suo acquirente successivo, potrà avvalersi dell’esaurimento del diritto di distribuzione previsto dall’articolo 4, paragrafo 2, della direttiva medesima e, conseguentemente, potrà essere considerato quale legittimo acquirente di una copia di un programma per elaboratore, ai sensi del successivo articolo 5, paragrafo 1, di tale direttiva, beneficiando del diritto di riproduzione previsto da quest’ultima disposizione.
È per questo motivo che di store di licenze ESD ne sono spuntati quasi più che “Compro oro” nelle tante città d’Italia. È un business che può certamente essere remunerativo per chi lo mette in piedi ma anche per tutti coloro che vogliono corrispondere almeno una parte della cifra inizialmente richiesta (in questo caso da Microsoft) per lo sviluppo di un software. Questo si applica a qualsiasi tipo di software e di licenza, ivi compresi Windows e Office.
Ho già acquistato codici ESD che hanno correttamente attivato delle installazioni di Windows 10 (sia nuove che upgrade da sistema non correttamente licenziato) e posso quindi consigliarti di fare lo stesso se hai intenzione di fare questo salto. Ciò che mi preme dirti è che trattandosi di licenze già utilizzate, è bene fare acquisti solo attraverso piattaforme in grado di garantirti un rimborso della cifra spesa in caso di malfunzionamento del codice, siti web come Amazon o eBay con protezione degli acquisti PayPal quindi. Io personalmente tendo sempre a utilizzare il primo, la garanzia dalla A alla Z protegge più che bene anche questo tipo di “shopping“.
Qui di seguito ti lascio qualche riferimento a prodotti ESD su Amazon, anche se la lista è decisamente più nutrita. Occhio alla versione che acquisti e al tuo attuale sistema operativo se desideri pagare una licenza per upgrade.
Nessun prodotto trovato.
Alternative
Se la licenza suggerita su Amazon non dovesse essere più disponibile (dato l’alto volume di acquisto) ti posso consigliare di passare da Kinguin. Il prezzo è leggermente più elevato ma il codice è comunque valido e utilizzabile (puoi comunque far riferimento al supporto tecnico del venditore per segnalare qualsiasi tipo di anomalia).
Vedi Windows 10 Professional OEM Key.
Ulteriore alternativa (a prezzo ancora più interessante) si trova sull’italiano ePrice all’indirizzo eprice.it/software-oem-MICROSOFT/d-51686095
Se stai usando Windows 7 Pro a 64 bit, posso consigliarti questo acquisto. In tutti i casi il codice di licenza ti verrà recapitato a mezzo posta elettronica (tramite sistema mail interno di Amazon) nel giro di qualche ora al massimo, dovrai solo pazientare un attimo. A te non resta che andare a inserirlo nel pannello Impostazioni di Windows 10 e procedere con l’attivazione (tra verifica e conferma impiegherai un minuto al massimo).
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