Da quando è nato nostro figlio, devo ammettere che io e mia moglie ci siamo talvolta lasciati andare all’acquisto di quelle stronzate che appagassero quell’irresistibile senso del volere una determinata cosa “right here, right now“. C’è un senso? Affatto, basta esserne consapevoli e – soprattutto – imporsi un limite. È così che è nato l’acquisto di una stampante fotografica portatile, proprio quella in oggetto nell’articolo che stai leggendo. È la KODAK PD460 e grosso modo fa quello che promette, a che costo però?
KODAK PD460
Compatta (il giusto), non troppo pesante (ma di certo non è una cosa che vorresti portarti abitualmente nello zaino da lavoro), con un alimentatore esterno grande grosso modo quanto quello di un laptop, un carrello che contiene le pellicole fotografiche vergini (che puoi mettere / togliere in base al tuo uso, altrimenti inizia a far diventare ingombrante il prodotto) e un attacco di tipo USB-C nativo al quale collegare il tuo smartphone Android, che puoi adattare a Lightning se necessario così da collegare anche iPhone (non iPad, non ci sta fisicamente a meno che tu non acquisti separatamente una prolunga USB-C da femmina a maschio, tipo questa), perché – almeno la mia KODAK PD460 – con il Bluetooth non va così d’accordo come ti aspetteresti, non almeno secondo descrizione dello stesso (e io sono stato talmente scemo da preferire l’attacco fino a oggi, senza segnalare l’anomalia per farmi cambiare la stampante, anche se sono ancora nei suoi due anni di garanzia e dovrei decisamente farlo).
La KODAK PD460 è una stampante che ti consente di conservare su carta fotografica i momenti più importanti della tua vita, fermando il tempo. Contrariamente ad alcune alternative più a buon mercato, questa produce fotografie di dimensione 10,2×15,2 cm, in strati di nastro e processo finale di laminazione, l’ideale per resistenza a impronte digitali e acqua (nei limiti consentiti), con una qualità teoricamente più duratura sul lungo periodo rispetto a qualsiasi altra tecnologia di stampa fotografica casalinga. Il processo di stampa non è né lento, né veloce, una fotografia fatta e finita impiega all’incirca 30 secondi dal momento in cui lanci il processo dallo smartphone passando per un’applicazione ufficiale (sei costretto) che ha più di qualche dettaglio da mettere a posto e migliorare:
È facilmente utilizzabile?
Beh, sì. Una volta accesa la KODAK PD460 (non basta collegare l’alimentatore, c’è un pulsante laterale da premere) e collegato lo smartphone (nel mio caso basato su Android, ma ho provato anche iPhone/iOS senza problemi), ho solo dovuto specificare che la connessione USB serviva a effettuare trasferimento di dati (solitamente la proposta predefinita è quella del “solo carica“). L’applicazione, un po’ come anticipato nel precedente paragrafo, è accettabile ma ci sono ampi (enormi, interminabili) margini di miglioramento. Se pensi che l’ultimo aggiornamento sul Play Store porta la data del 10 aprile 2020 e ancora oggi un clic sull’icona “Google Foto” ti fa comparire un avviso “Coming Soon” a video, mi viene un po’ da piangere.
Sei costretto a scaricare lo scatto in locale, lavorarlo preferibilmente fuori dall’applicazione di KODAK (perché una volta dentro questa, il tasto sbagliato ti fa perdere ogni modifica eseguita e rilasciare una quantità di imprecazioni che potrebbero danneggiare seriamente la salute di chi ti sta attorno) e poi chiedere a quest’ultima di produrre lo scatto su carta, per goderlo finalmente in qualità più che accettabile, stringendolo tra le mani e dedicandogli uno spazio in una cornice a muro o in un album che raccoglie altri ricordi di famiglia.
Non sono del tutto deluso dall’applicazione, chiariamoci, è però evidente che sia rimasta davvero troppo indietro rispetto a qualsivoglia standard ci si aspetti oggi da una periferica di questo tipo, che non paghi certamente poco all’atto dell’acquisto (sia del prodotto principale, sia del suo materiale di consumo), il tallone d’Achille più rilevante è che non esiste alternativa all’applicazione originale, ciò vuol dire che da un giorno all’altro la KODAK PD460 potrebbe diventare un costoso soprammobile, e questo non è affatto un bene.
Il costo copia
Non si parla di stampa tradizionale, questo è chiaro. L’applicazione dei differenti strati e della laminazione finale determina una “data di scadenza” inevitabile e precisa. Acquistare per la prima volta la KODAK PD460 porta in dote un blocco “cartuccia” che consente la stampa di dieci fotografie (la carta fotografica è anch’essa presente nella scatola originale), una sorta di “pacchetto dimostrativo“. A quel punto tu avrai come unica scelta la possibilità di acquistare dei nuovi blocchi cartuccia con a corredo la carta fotografica necessaria per completare l’opera. I pacchi attualmente disponibili (anche su Amazon) e compatibili con la KODAK PD460 sono da 40, 80 e 120 fotografie.
Ti lascio qui qualche conto “in brutta copia“. A oggi i prezzi per i pacchetti di ricarica sono rispettivamente di 23,80€ , 31,01€ e 56,99€ . Se la matematica e la pazienza hanno la bontà di accompagnarci, si fa presto ad arrivare alla cella in basso a destra del foglio. Il singolo costo copia per il primo pacchetto di ricarica sarà di 0,59€, 0,38€ per il secondo e 0,47€ per il terzo (perciò, se ci basiamo su quanto si spenderebbe per mettere su carta 100 scatti, si parla di 59,50€ usando il kit da 40 fotografie, 38,76€ usando quello da 80 e 59,99 usando quello da 120).
È evidente che acquistare a prezzo pieno il kit di ricarica da 80 stampe per la KODAK PD460 sia la migliore soluzione, a meno di clamorose offerte sugli altri due (che non ti devono comunque ingolosire realmente fino a quando non dai un’occhiata al prezzo totale per 100 stampe). Per capirci: io tempo fa ho acquistato il kit di ricarica da 120 stampe spendendo poco meno rispetto al prezzo di quello da 80, una cosa che ripeterei solo se dovesse saltare fuori un’altra offerta simile.
Conviene davvero quindi scegliere questa KODAK PD460? No, non del tutto almeno.
Qualche tempo fa mi hanno fatto conoscere (colpa di mia sorella) FreePrints, servizio che permette di richiedere fino a 45 stampe fotografiche gratuite da 10x15cm al mese (per un totale quindi di circa 500/anno), con la sola limitazione della singola copia (nel senso che una fotografia può essere stampata una sola volta, non duplicata) e la possibilità di gestire tutto tramite applicazione installata sullo smartphone.
Ora – sempre considerando che io preferisco evitare che le mie fotografie vadano in giro chissà dove – potrei anche dirti che in passato mi sono fidato di PhotoSì, dove di gratuito non c’è nulla ma che offre prezzi davvero competitivi (per capirci: fino a 99 foto 10x15cm si spendono 0,27€/cad., quindi 27€ per 100 copie mantenendo il calcolo fatto prima, si arriva a 0,22€/cad per le quantità da 100 a 199).
Non dimenticare poi l’investimento iniziale: ho pagato la KODAK PD460 108,10€.
KODAK PD460: in conclusione
Se si sommano le due cose, è chiaro che portarsi a casa questa periferica è tutt’altro che la giusta scelta. Rimane solo da calcolare quel valore economico che vuoi dare al poter toccare immediatamente con mano uno scatto su carta fotografica senza la necessità di aspettare neanche un minuto di tempo, è ciò che ti serve perché l’equazione si bilanci ed è certamente ciò che – almeno nel mio caso – mi fa arrivare alla conclusione che non rifarei questo tipo di acquisto, neanche sotto tortura mentale del “ne abbiamo certamente bisogno, adesso, qui“.
Sono altresì certo che – passato il periodo iniziale (seppur esteso) – si arriverà a una condizione di stallo nella quale la KODAK PD460 rimarrà comodamente riposta nella sua scatola, sullo scaffale nel ripostiglio, fino a quando probabilmente qualcuno non ne avrà bisogno per quella singola copia “ogni morte di Papa“.
Impossibile pensare a un voto differente, almeno secondo l’attuale mio punto di vista.
La scheda completa del prodotto sul sito web ufficiale del produttore è disponibile all’indirizzo kodak.com/en/consumer/product/printing-scanning/photo-printers/instant-dock-printer. Se hai dubbi o domande in merito, sentiti pure libero di farle utilizzando l’area commenti che trovi dopo questo articolo :-)
#StaySafe
L'articolo potrebbe non essere aggiornato
Questo post è stato scritto più di 5 mesi fa, potrebbe non essere aggiornato. Per qualsiasi dubbio ti invito a lasciare un commento per chiedere ulteriori informazioni! :-)
Disclaimer (per un mondo più pulito)
Gli articoli che appartengono al tag "Banco Prova" raccontano la mia personale esperienza con prodotti generalmente forniti da chi li realizza. In alcuni casi il prodotto descritto rimane a me, in altri viene restituito, in altri ancora sono io ad acquistarlo e decidere di pubblicare un articolo solo per il piacere di farlo e di condividere con te il mio parere.
Ogni articolo rispetta - come sempre - i miei standard: nessuna marchetta, solo il mio punto di vista fatto di pro e di contro. Riporto i fatti a prescindere dal giudizio finale.
Se vuoi leggere le altre recensioni del Banco Prova fai clic qui.
Prodotto: acquistato su Amazon in preda al più classico "non sense" di quando pensi di volere una fotografia in quel preciso istante (è una cosa da genitori, e forse neanche di tutti).