Canva: chiunque può realizzare un bel lavoro con qualche clic

| |

La prima volta che mi sono avvicinato a Canva la ricordo bene, correva l’anno 2020 e ci trovavamo tutti in pieno lockdown. L’azienda era già attrezzata per permettere agli utenti di lavorare da casa, il mio compito (e in generale quello dell’ala IT) è diventato ancora più importante e ho / abbiamo cercato di fornire quanti più strumenti, informazioni e formazione possibile per affrontare le difficoltà evidentemente causate da quella situazione. Pur sapendomi muovere su Gimp e alternative non gratuite (e non Open), decisi di dare un’occhiata a questo servizio web con il quale mi sono effettivamente trovato molto bene.

Canva

Per chi non lo conoscesse, Canva è uno strumento di progettazione e pubblicazione online che consente a chiunque di progettare qualsiasi cosa e pubblicare ovunque, lanciato nel 2013. Stiamo parlando per lo più di un alleato che permette di rendere lo sviluppo di un design semplice, alla portata di chiunque, anche (e soprattutto) per tutti quelli che sanno di essere (o si sentono ancora) alle prime armi, che non avrebbero la benché minima idea di come (e da dove) cominciare.

C’è una procedura sempre guidata, un’interfaccia estremamente semplificata e perfettamente compatibile con ogni browser, una quantità di modelli ed elementi che sono lontani un clic o poco più e che possono quindi dare l’avvio alla realizzazione (from scratch o meno poco importa) di quel file che poi finirai per salvare e inviare a mezzo posta elettronica, pubblicare online o stampare.

Con Canva ho personalmente realizzato alcuni opuscoli, documentazioni che hanno “subìto” un abbellimento estetico e volantini che riepilogavano con pochi punti salienti alcuni concetti chiave da tenere sempre bene a mente durante la prima fase del Remote Working da casa.

Canva: chiunque può realizzare un bel lavoro con qualche clic

Canva mi ha contattato qualche tempo fa perché voleva offrirmi la possibilità di usare il servizio e descriverlo tramite un articolo non sponsorizzato (o per lo meno non come lo si intende solitamente). Io ho fatto presente di essere già utente registrato senza però averne mai effettivamente scritto sul blog, ho colto quindi la palla al balzo per testare alcune sezioni che inizialmente avevo trascurato perché non utili ai miei scopi, mettendole alla prova pur sapendo che – fondamentalmente – sempre di design pre-impostati modificabili si tratta, a prescindere dal formato di uscita / salvataggio.

Ciò che certamente cambia è lo spunto che si può prendere, quello stile che attrae l’attenzione e quella funzione d’uscita fino a oggi mai utilizzata neanche per semplice diletto. Ho voluto mettere alla prova la sezione dedicata ai biglietti da visita, l’ho fatto perché mi è stato offerto del credito per la stampa e perché avevo terminato i miei biglietti da visita personali, due piccioni con una fava per capire l’evoluzione dell’intero processo. Mi è bastato selezionare una macro-categoria nella quale riconoscermi e da lì ho cominciato lo sviluppo.

Un clic per lo stile di partenza e si parte a modificare, è esattamente il processo che ho portato a termine:

Credimi quando ti dico che ogni singolo elemento è modificabile nei colori, nel posizionamento in griglia (con distanziamenti calcolati in tempo reale basando il tutto sulle dimensioni del progetto e gli altri elementi già presenti in grafica), nell’utilizzo dei caratteri (il sistema ne propone una moltitudine che sono certo possa andare incontro a ogni tipo di gusto esistente) e degli elementi che non possono essere nativamente proposti dal sistema ma che tu potrai comodamente caricare direttamente dal tuo PC (pensa a loghi aziendali / personali, fotografie, ecc.).

La stampa è un normale ordine da emettere e pagare senza neanche abbandonare l’interfaccia di Canva. Più biglietti da visita deciderai di stampare, più risparmierai. Io ho selezionato il pacchetto da 150 biglietti da visita per un costo singolo di 0,18€ (per un totale di 27€).

Prima di concludere l’acquisto ho dato una sbirciata ulteriore e ho trovato l’area dedicata agli adesivi, non ho resistito. Ho personalizzato un modello e ne ho ordinati 24 rotondi da 5 cm (anche in questo caso si risparmia aumentando il numero di stampe richieste ma nello specifico caso degli adesivi si spende comunque un po’ di più rispetto al classico cartoncino del biglietto da visita). Sfortunatamente non c’è modo di specificare una misura differente rispetto a quelle previste da sistema (ed è un po’ il motivo per il quale in passato ho usato altri servizi di stampa adesivi che permettono massima libertà), dovrai rimanere su una delle tre scelte tra piccolo (5 cm), medio (7,5 cm) e grande (10 cm). Le finiture disponibili sono due, la lucida e l’opaca. La prima esalta la brillantezza dei colori, la seconda è certamente meno vistosa ma permette – per esempio – di scriverci sopra.

Non c’è un carrello condiviso che metta sotto lo stesso tetto ciò che ho salvato nei progetti. Per questo motivo dovrai gestire separatamente le due stampe. Ci si salva – parzialmente – se si ha bisogno di stampare due tipi di biglietti da visita (o di adesivi, o di qualsiasi altro design), ma sarai costretto a mettere entrambi i modelli all’interno dello stesso progetto (quindi scegliere di stampare due facciate diverse quando arriverà il momento di specificare il tipo di prodotto da inserire in carrello).

È scomodo? Molto, non ha davvero alcun senso logico, spero che questo venga visto più come un feedback per migliorare l’esperienza utente (e cliente pagante, affatto da sottovalutare per chi decide di stampare tramite Canva) che come un’aspra critica fine a sé stessa.

Il risultato finale

Ho preferito la spedizione standard, Canva afferma che questa può impiegare tra i 5 e gli 8 giorni lavorativi ma almeno è gratuita, avrei altrimenti dovuto pagare 25€ (è molto, sì) per ottenerne una tra i 2 e i 3 giorni lavorativi. In fin dei conti ad arrivare a destinazione ci ha messo anche meno tempo rispetto a quanto dichiarato, seppur ci sia stato un problema con la produzione e spedizione degli adesivi che ha costretto Canva ad aprire autonomamente una richiesta di supporto per risolvere il problema, rimandare in stampa il mio progetto e avviare quindi una nuova spedizione; sono serio riguardo “l’autonomamente“, l’intero processo non ha richiesto il benché minimo mio intervento, è stato valutato e gestito in autonomia dal servizio che ha provveduto anche a tenermi aggiornato in merito, kudos per Canva! :-)

I biglietti da visita – come dicevo poco fa – sono stati quindi i primi ad arrivare a destinazione, in un packaging davvero particolare con un disegno certamente accattivante e che permette di differenziarsi un po’ dai più classici pacchetti visti e rivisti. Tutto ben protetto, la stampa è su carta di buona qualità e la finitura è piacevole seppur non la ritenga a prova di piega o “maltrattamento” tipico da portafogli o porta biglietti da visita, cosa assai comune se non si è soliti portare con sé molti biglietti e utilizzare quindi un più robusto contenitore che li protegga:

I colori sono sufficientemente accesi e le informazioni si leggono perfettamente. Le spaziature sono state rispettate alla lettera rispetto al progetto originale che ho salvato sul mio account Canva e mi ritengo quindi sufficientemente soddisfatto del prodotto finale considerato anche i prezzi per la singola stampa. Lo stesso si può grosso modo dire degli adesivi (per loro è stato necessario attendere un po’ di più a causa del problema descritto qualche battuta fa), anche se la finitura dichiarata lucida non è esattamente quella che mi aspettavo. Per certi versi gli effetti che ho applicato scegliendoli dalla galleria integrata di Canva hanno “tolto” anziché “dare” al progetto finale.

Pure in questo caso nulla da eccepire sul packaging (la trama si ripete, il materiale è sempre tutto riciclabile, andando così a strizzare l’occhio all’ecologia, cosa che male certamente non fa), forse avrei preferito un taglio già pronto all’uso anziché le pagine complete dalle quali staccare l’adesivo a necessità (a quel punto è chiaro che conviene prendere le forbici e far da sé), ma non posso certamente abbassare più del dovuto la valutazione finale perché – tirati i remi in barca – si è trattato di un’esperienza complessivamente buona.

In conclusione

Canva era ed è tutt’oggi uno strumento estremamente semplificato e “chiavi in mano” per l’utente finale anche con zero esperienza. È l’ideale per chi vuole avvicinarsi a questo mondo e l’account gratuito può fare pressoché tutto, chiaramente si sente la mancanza delle funzioni a pagamento nel momento in cui si andrà a salvare il proprio progetto nel formato preferito (o lo si vorrà mandare in stampa, come capitato con me e i biglietti da visita) ma si risolve facilmente attivando “alla bisogna” il periodo di prova di 30 giorni dai quali si potrà uscire senza pagare un solo euro (questo però richiederà ugualmente l’inserimento di una carta di credito valida, differente rispetto al passato quando non era affatto richiesta, il consiglio è quello di usare una carta virtuale con credito di pochi centesimi a disposizione).

Valutazione finale: 4

Se non fosse per quelle limitazioni di cui ti parlavo, e i prezzi singolarmente appioppati alle immagini “premium” che potresti usare all’interno del tuo design (e dalle quali quindi vorrai certamente rimuovere il watermark) sarebbe l’alleato perfetto anche per dei progetti e realizzazioni molto basiche, nulla da pubblicare in maniera plateale insomma, non fosse anche solo per il biglietto di auguri da dedicare a un amico o un familiare. L’abbonamento “as a service” ha un costo mensile non trascurabile (poco più di 11 euro), ma puoi sempre portarti a casa un po’ di sconto sul lungo termine (abbonamento annuale) se pensi di giustificarlo. Io l’account ce l’ho ancora e posso rispondere a eventuali tuoi dubbi o ulteriori richieste, l’area commenti è a un colpo di scroll del mouse da qui :-)

#StaySafe

Correzioni, suggerimenti? Lascia un commento nell'apposita area qui di seguito o contattami privatamente.
Ti è piaciuto l'articolo? Offrimi un caffè! ☕ :-)

L'articolo potrebbe non essere aggiornato

Questo post è stato scritto più di 5 mesi fa, potrebbe non essere aggiornato. Per qualsiasi dubbio ti invito a lasciare un commento per chiedere ulteriori informazioni! :-)

Disclaimer (per un mondo più pulito)

Gli articoli che appartengono al tag "Banco Prova" raccontano la mia personale esperienza con prodotti generalmente forniti da chi li realizza. In alcuni casi il prodotto descritto rimane a me, in altri viene restituito, in altri ancora sono io ad acquistarlo e decidere di pubblicare un articolo solo per il piacere di farlo e di condividere con te il mio parere.

Ogni articolo rispetta - come sempre - i miei standard: nessuna marchetta, solo il mio punto di vista fatto di pro e di contro. Riporto i fatti a prescindere dal giudizio finale.
Se vuoi leggere le altre recensioni del Banco Prova fai clic qui.

Prodotto: Canva mi ha invitato a scrivere un articolo pur non sponsorizzandolo direttamente. Mi ha offerto 50 USD di credito per la stampa, ho quindi approfittato della cosa per portarmi a casa i biglietti da visita nuovi e raccontare com'è andata :-)

Condividi l'articolo con i tuoi contatti:
Subscribe
Notify of
guest

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.

2 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments