Google Buzz: muovere i primi passi

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Google ha presentato Buzz, ultimo dei tantissimi servizi sviluppati e resi pubblici, messi a disposizione gratuitamente dal colosso di Mountain View. Riporto la definizione comparsa sul blog italiano:

Google Buzz: muovere i primi passi 1

è un nuovo modo di condividere aggiornamenti, foto, video e altro ancora direttamente da Gmail e con i vostri contatti preferiti, sfruttando la rete sociale che da sempre è alla base della vostra casella di posta elettronica. Buzz porta in superficie questa rete, selezionando i contatti con cui vi relazionate più frequentemente ma lasciandovi decidere con chi e cosa condividere.

Si fa ovviamente riferimento all’interfaccia web di GMail (non valido quindi per chi utilizza un programma di posta elettronica che scarica in POP3 / IMAP i dati dai server Google) e ai dispositivi mobile, per il momento non esiste alcun client per controllare Google Buzz in modo “stand-alone“. Vorrei poter dare qualche consiglio per muovere i primi passi, integrarlo con ciò che abbiamo già a disposizione, magari chiudere completamente i ponti per chi proprio non lo sopporta.

# in sintesi

Una clone di FriendFeed? Un concorrente sleale per Twitter? L’anti-Facebook definitivo? In un periodo di continui investimenti e acquisizioni di piccole realtà che saranno poi inglobate in giri decisamente più grandi (si veda l’acquisizione di FriendFeed da parte di Facebook, giusto per citarne una importante e accaduta poco tempo fa), Google decide di costruirsi in completa autonomia una piattaforma già sperimentata e apprezzata dai navigatori, associandola al servizio forse più utilizzato dopo la ricerca sul web.

Google Buzz è l’ennesimo social-coso che si spera abbia più fortuna del fallimentare (almeno per il momento) Wave, presentato al Google I/O il 27 maggio dell’anno scorso. Uno strumento che permette di condividere idee, pensieri, posizioni, integrare altre piattaforme utilizzate, un lifestream insomma (volendola abbreviare). Ha chiaramente delle pecche, ampi margini di miglioramento, si prova quella sensazione dell’ospitare tanta gente in casa propria (mi pare che questa frase fosse del Conti … correggetemi se sbaglio!), tutti in una volta, quasi come ingestibili …

# integrazione

Google Buzz si integra nell’account di posta GMail, sarà quindi possibile utilizzarlo tramite l’interfaccia web accessibile da GMail.com. Si potrà inoltre sfruttare l’accesso via telefono, iPhone in prima linea, grazie alla WebApp disponibile all’indirizzo m.google.com/app/buzz, accessibile ovviamente con le vostre credenziali Google.

Google Buzz: muovere i primi passi 2
Google Buzz sul mio iPhone

Il meccanismo di follow-unfollow viene gestito in modo quasi del tutto automatico da parte di Google. Contatti di Google Talk o persone contattate tramite GMail compariranno come per magia. La bravura – ma soprattutto la pazienza– dell’utilizzatore sta proprio nel filtrare queste persone, cercando quindi di ottenere lo stesso funzionamento alla base di FriendFeed o Twitter, seguo chi mi pare, non chi mi viene imposto

# importazione dei Buzz

Per tutti coloro che desiderano importare i propri Buzz altrove, Google rilascia ovviamente un feed, tutto spiegato in documentazione (come sempre, fortunatamente):

code.google.com/intl/it-IT/apis/buzz/documentation/#syndication

Nicola Greco (ormai lo conoscono in tanti, non mi soffermo perciò sulla sua biografia) ha deciso di realizzare uno script (rilasciandone anche il codice sorgente) che genera un feed pulito, privo di riferimenti a Google Buzz, ripetitivi e fastidiosi quando vengono portati su FriendFeed o altri social network. Il servizio è chiaramente gratuito, tutti possono utilizzarlo, risponde all’indirizzo:

workingviral.com/buzz2ff

Trovare il proprio ID è semplice. Basta andare nella pagina del proprio profilo Google (tanto per dire, la mia è google.com/profiles/gioxx.gxware) e fermare il puntatore sul proprio nome in corrispondenza della colonna dei Buzz, notare l’immagine qui di seguito dove evidenzio l’URL:

Google Buzz: muovere i primi passi 3
Google Buzz: trovare l'ID utente

A questo punto, inserendo l’ID nell’apposito box della pagina messa in piedi da Nicola, dovreste ottenere un indirizzo valido del tipo:

http://workingviral.com/buzz2ff/vostro_ID

(nel mio caso workingviral.com/buzz2ff/107178787779670047565), chiaramente importabile in altri servizi.

# disattivare le notifiche nella posta

Stanchi di vedere il contatore mail alzarsi per colpa di Buzz? Problema risolvibile con un paio di semplici passaggi e quei filtri che fortunatamente GMail mette a disposizione degli utenti, magari si può approfittare della situazione per testare la Multiple Inbox. La soluzione proviene direttamente dal blog di Oskar, la riporto qui di seguito:

  • ho creato un filtro (in alto, vicino al tasto Cerca nel web)
  • in testo contenuto ho messo label:buzz (etichetta di default data alle mail provenienti da Buzz)
  • nella schermata seguente ho selezionato Salta posta in arrivo (archivia)
  • nelle opzioni di Gmail, in Labs, ho attivato Multiple inbox che permette di avere più inbox nella pagina principale
  • sempre nelle opzioni è apparsa la nuova voce, ho aggiunto label:buzz come nuova inbox
  • ecco che nella pagina principale abbiamo una seconda parte dedicata a Buzz

# occhio alla privacy

Poco tempo dopo il lancio del servizio è stato pubblicato un articolo di Business Insider che parla di quella privacy che Google Buzz sembra mettere in pericolo, da prendere con le pinze, non correte ad urlare subito “al lupo, al lupo“, l’importante è saper tenere a bada i propri dati:

businessinsider.com/warning-google-buzz-has-a-huge-privacy-flaw-2010-2

date magari una occhiata (e intervenite se volete) al thread che si è sviluppato su FriendFeed:

friendfeed.com/wolly/72ce65a1/warning-google-buzz-has-huge-privacy-flaw

# chiudere il Buzz nel ripostiglio

Stanchi di Buzz ancora prima di averlo provato in modo decente? Troppo invasivo? Richiede del tempo che non potete mettergli a disposizione? Nessun problema, la soluzione è semplice. Scorrete la finestra di GMail fino in fondo, troverete la chiave per chiudere il servizio nel ripostiglio fino a quando deciderete di dargli una seconda possibilità ;)

Google Buzz: muovere i primi passi 4
Google Buzz: spegnere il Buzz

Questo è quanto. Spero che la panoramica su Google Buzz vi sia piaciuta e vi possa tornare utile, magari suggerite nei commenti eventuali altri spunti di discussione, nessuno mi vieta di aggiungere altri paragrafi all’articolo no? :)

Ci vediamo su Buzz?

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