Ciao mamma, mi è caduto il telefono e ora è rotto. Questo è il mio nuovo numero, quindi puoi salvarlo e scrivermi su WhatsApp?
È solo uno dei possibili messaggi di testo che potrebbero piombarti via SMS sul tuo numero di cellulare.
Numero sconosciuto, testo scritto in maniera tutto sommato corretta e fondamentalmente innocuo, non fosse che – cascando nella trappola di quell’invito a scrivere via WhatsApp – si possa innescare un ballo a due a colpi di ingegneria sociale e sentimenti che potrebbero ingannare i meno avvezzi alla sicurezza e in generale chi si fa prendere dall’attimo di ansia misto panico.
Spesso la migliore soluzione rimane quella di ignorare, cancellare e chiamare il protagonista inconsapevole (il “ciao mamma” porta alla mente un figlio o una figlia) per chiedere se tutto è ok. Se invece non hai figli il problema non è mai esistito e di certo potrai comprendere in autonomia che quel messaggio nella migliore delle ipotesi ha solo sbagliato destinatario. Lascio un briciolo di beneficio dell’errore sul “Ciao mamma” se lo riceve il papà o viceversa, non è ormai così scontato che ci si ricordi il numero di cellulare di un genitore senza l’utilizzo di una rubrica.
L’immagine è stata catturata da mia moglie, il messaggio di testo è stato inviato al suo numero di cellulare, io mi sono limitato a prendere lo scatto e diffonderlo nei gruppi di famiglia per chiedere principalmente ai nostri genitori (non esattamente mostri del digitale seppur ben addestrati e preparati) di fare molta attenzione a non abboccare in caso di ricezione.
È un tipo di attacco che ormai gira da qualche settimana e fa pesca a strascico, qualche genitore sfortunatamente ci casca, risponde. A quel punto parte la richiesta di soldi per qualsivoglia motivo da parte del truffatore (banalmente potrebbe dire “visto che mi è caduto il cellulare, aiutami a ricomprarlo ricaricando questa PostePay” o cose così).
Magari chiamando il numero di telefono sconosciuto il truffatore butta giù la telefonata e scrive ancora dicendo che “dove si trova fisicamente c’è scarsa ricezione di segnale“, o comunque prova ad accampare altre scuse simili che possano avere un qualche senso logico. In altri casi risponde e cerca di camuffare la voce, arrampicandosi sugli specchi alla ricerca di dettagli che possano reggere il gioco e non farlo scoprire.
Magari chi attacca ha anche fatto i compiti a casa
(ma non è questo il caso)
Se l’attacco vuole essere un po’ più mirato ricorda sempre che i tuoi profili Social spesso offrono ottimi spunti per conoscere te e i tuoi cari, i nomi, le località visitate, le abitudini, i piatti preferiti e chissà cos’altro. Un rapido giro su Facebook, Instagram, Twitter o TikTok rende tutto questo estremamente semplice quando non si prendono le opportune precauzioni e non si va a bloccare l’accesso pubblico ai dati.
Quello su cui si cerca di fare leva è l’amore cieco che un genitore (nella maggior parte dei casi) prova per la propria creatura, creatura che in un momento di difficoltà fa scattare ancora di più nel genitore uno spirito di soccorso, senza rendersi neppure conto delle banalità più ovvie che fanno bella mostra di sé davanti agli occhi. Forse lo avrai notato, forse no: se un telefono cade a terra e si rompe, la SIM non è affatto detto che si danneggi (anzi, mai visto accadere a meno di affogare il telefono in una pozza d’acqua), il numero di telefono resta quindi tale, la SIM si sposta semplicemente sul nuovo telefono, ma quell’ansietta da genitore prende il sopravvento e non ci si rende più conto che questo particolare affatto trascurabile è in quel momento l’unico appiglio per capire che forse si tratta di fumo negli occhi.
#StaySafe
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