La spesa ai tempi del nuovo Coronavirus (Aggiornato)

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Quando ti dicono che devi limitare al massimo le uscite di casa, che potresti essere asintomatico e veicolo di infezione per le persone più deboli e anche il tuo datore di lavoro ti mette in condizione di poter operare completamente da remoto allora vuol dire che devi fare del tuo meglio per rispettare le regole quanto più alla lettera possibile, è ciò che io e Ilaria stiamo facendo ormai da fine febbraio circa. Quando qualcuno viene messo davanti a una difficoltà o un apparente ostacolo generalmente è il momento perfetto per ingegnarsi al meglio.

Oggi quindi ti racconto come si sopravvive nella giungla del confinamento tra le mura di casa con la necessità di mangiare e fare quindi una spesa che possa tenere nutrita la coppia. Tutto il mio racconto e le mie indicazioni si basano chiaramente su Milano, mi scuso se non ho conoscenza del territorio altrui e se quindi risulto poco utile. Dato però che credo nella grande collaborazione tra noi tutti ti invito a segnalarmi nei commenti tutto ciò che c’è da sapere per fare la spesa online nella tua città, sarà per me un piacere aggiornare l’articolo.

Fare la spesa da casa
Photo by Rob Maxwell

Fare la spesa senza muoversi di casa

In un momento storico come questo nessuno era pronto, nessuno. C’è chi ha fatto dei miracoli rimanendo in piedi il più possibile, cercando di accontentare tutti ma finendo inesorabilmente per essere sotterrato da richieste impossibili da portare a termine nei tempi che noi tutti conoscevamo. Io faccio la spesa all’Esselunga e pur essendo sempre davanti a un monitor non avevo mai utilizzato il servizio di consegna a domicilio. Una volta alla settimana io e Ilaria siamo soliti andare nella nostra Esselunga di fiducia e prenderci il giusto tempo per acquistare tutto ciò che ci serve, lo abbiamo sempre considerato un impegno non gravoso, ci è sempre piaciuto fare la spesa insieme.

Sono però circondato da amici e conoscenti che hanno già usato il servizio Esselunga a casa tessendone le lodi, per questo motivo ho provato a preparare il mio carrello e cercare uno slot di consegna libero trovandomi davanti a un muro rosso fuoco senza neanche lo spazio per respirare. Impossibile farsi portare la spesa a casa, almeno nei primi giorni di emergenza. La situazione nel frattempo è peggiorata, le restrizioni aumentate e – non scherzo – nel cuore della notte ho trovato uno slot che mi avrebbe permesso di ricevere la spesa 10 giorni dopo l’ordine. Per fartela breve ho potuto ritoccare quella spesa solo fino a un fatidico SMS da parte di Esselunga che mi invitava a non modificarla più del dovuto e che nel frattempo l’avrebbe portata a casa tre giorni dopo rispetto alla data prenotata. I prodotti progressivamente terminano e non poter inserire nel carrello null’altro è stata una limitazione mica da ridere, a questo aggiungi che poco prima della consegna della spesa svariati prodotti ordinati non erano disponibili e non mi sono stati quindi portati.

Nel frattempo ho preparato un altro carrello, ti posso dire che è pronto da circa due settimane e che non sono più riuscito ad accaparrarmi un posto per la consegna a casa. Mi sono svegliato nel cuore della notte spesso e poco volentieri ma senza successo, Esselunga ha sempre tirato fuori nuove date in orari impensabili e le stesse era come se nascessero già occupate, davvero non percorribile e malsano sul lungo termine (ti svegli di soprassalto per accendere lo smartphone e verificare che ci sia posto, al limite del ricovero in psichiatria).

Il fresco: l’alveare

Ciò che più iniziava a scarseggiare nell’alimentazione quotidiana erano i freschi. Verdure, uova, frutta, carne. Grazie a Valentina vengo a conoscenza di un portale dove gruppi di persone acquistano beni alimentari di prima necessità direttamente dai produttori, a costi più che giusti quando si parla di prodotti di ottima qualità. Si chiama l’Alveare che dice sì e devi immaginarlo proprio come un alveare fatto di gruppi sul territorio dove poter fare i tuoi acquisti di prodotti stagionali, freschi, buoni. Chiunque può aprire e gestire un alveare, prendendo contatti con i produttori del luogo, quelli più vicini (non necessariamente) che intendono vendere ciò che coltivano, producono, macellano e così via.

Ai tempi del nuovo Coronavirus la spesa non puoi certamente farla e andarla a ritirare, ed è per questo motivo che tutti i capogruppo si sono rapidamente organizzati per consegnare le spese settimanali a domicilio. Incuriosito mi sono iscritto e ho trovato 3 gruppi vicino a dove abitiamo io e Ilaria. Tutti sono molto ben organizzati, tutti mettono a disposizione una nutrita vetrina di ottimi prodotti che tu puoi comodamente inserire nel cesto e – al termine – pagare tenendo conto poi dei costi di consegna che sono variabili in base a distanza da coprire o non solo (in alcuni casi anche il peso può essere un fattore determinante, a discrezione del curatore del tuo alveare e del corriere che consegna le buste della spesa).

La spesa ai tempi del nuovo Coronavirus 1

Tenendo conto della grande richiesta posso solo dirti di portare pazienza nell’attesa della tua spesa, ciò che però è certo è che questa arriverà nel giorno prefissato permettendoti così di avere sempre beni alimentari di prima necessità freschi ogni settimana. Considerando la carne, le uova, il pane, i latticini, le verdure e molto altro è palese quanto tutto questo possa ben sostituire una spesa fresca al supermercato attualmente in difficoltà. È fantastico e molto probabilmente continueremo a utilizzare questo metodo anche quando tutta la pandemia sarà finalmente scemata lasciandoci riprendere progressivamente la nostra quotidianità.

Riepilogo

L’alveare che dice sì

  • Tutto acquistabile online.
  • Pagamento con carta di credito.
  • Non c’è ordine minimo.
  • Consegna a domicilio senza contatto. *
  • I costi di consegna possono essere medio-alti ma in questo periodo è un sacrificio sul quale credo tu possa sorvolare.

* la spesa verrà lasciata in portineria o nel cortile, raggiungi la persona che te la consegna così da poterla recuperare, la lascerà a debita distanza e tu potrai prenderla quando si sarà allontanata.

I latticini: La Contadina

Per chi non lo conoscesse, La Contadina è un caseificio di Altavilla Silentina che realizza fantastici prodotti freschi tra cui una mozzarella di bufala campana che ti trasporterà in un boccone nella regione di Totò. Ogni giorno i camion li trasportano dal Sud al Nord per permettere a noi tutti di godere di ottimi latticini e paste lavorate che vengono vendute in alcuni negozi qui a Milano. Noi siamo clienti abituali di uno di questi e abbiamo inevitabilmente perso contatto con il nostro acquisto pressoché settimanale. Ho provato quindi a chiamare il negozio e chiedere se esisteva possibilità di consegna a domicilio, scoprendo che la cosa è stata organizzata e resa possibile previo ordine telefonico e pagamento con bonifico bancario.

La spesa ai tempi del nuovo Coronavirus 2

Ciò vuol dire che devi conoscere cosa acquistare (fatti aiutare dal sito web dei negozi di Milano, vedi lacontadinamilano.it/spesa-alimentare-online), dovrai raggiungere una cifra minima di 30€ per ordine e la consegna a casa costa (da scontrino) 2€, viene effettuata dal personale de La Contadina e il trasporto viene imballato a regola d’arte per preservare l’integrità dei prodotti ordinati. Ordine effettuato lunedì pomeriggio, pagamento con bonifico effettuato subito dopo e invio della dimostrazione di quanto fatto all’indirizzo di posta del negozio. Il giorno dopo alle 10:00 i prodotti sono arrivati a casa.

La spesa ai tempi del nuovo Coronavirus 3

Consigli spassionati: assaggia il pane, la scamorza di bufala, la ricotta, la mozzarella (o se preferisci i bocconcini, o magari la treccia) e se proprio vuoi fare schifo nell’anima (come il sottoscritto, sia chiaro) la loro pastiera napoletana che sta arrivando fresca in questi giorni in occasione della Pasqua.

Riepilogo

La Contadina Milano

  • Si acquista telefonicamente.
  • Pagamento con bonifico bancario, va inviata dimostrazione di pagamento a mezzo posta elettronica.
  • Ordine minimo 30€.
  • Consegna a domicilio senza contatto.
  • Costo di consegna: 2€.

Il freddo: Bofrost

Tutti grosso modo conosciamo la catena del freddo a domicilio. Pur non acquistando questo tipo di prodotti online si finisce inevitabilmente per incontrare i loro furgoncini per strada, vedere pubblicità online, sentirne parlare tra conoscenti, colleghi di lavoro, amici. Io e Ilaria siamo soliti acquistare pesce fresco ogni volta che possiamo. Quando abbiamo necessità passiamo volentieri anche in “Sapore di Mare” (saporedimare.it) perché hanno buoni prodotti a prezzi assolutamente giusti. Fino a oggi Sapore di Mare non faceva consegna a casa (novità che devo ancora verificare perché sembrerebbe tagliare fuori Milano città) e per questo ci siamo arrangiati diversamente provando Picard prima, Bofrost poi. Sul primo stendiamo un velo pietoso sulla qualità del prodotto portato a casa, tutto molto lontano dall’essere definibile “buono“, non ci si avvicina neanche lontanamente al “mangiabile” in alcuni casi. Io non conoscevo Picard e non ho idea se il loro pesce fosse già così di scarsa qualità in tempi non di crisi, oggi però la nostra idea è quella descritta, a mai più rivederci.

Bofrost ci ha invece fornito un prodotto assolutamente accettabile che abbiamo mangiato volentieri perché dopo più di un mese senza neanche uno spaghetto alle vongole il sottoscritto iniziava ad avere strane voglie che neanche una donna in dolce attesa. Slot disponibili senza lunghe attese, consegna puntuale, costi medio-alti ma sopportabili se affrontati sporadicamente. Costi di consegna azzerati, abbiamo speso circa 50€ di prodotto.

Riepilogo

Bofrost

  • Tutto acquistabile online.
  • Pagamento con carta di credito.
  • Ordine minimo online 25€.
  • Consegna a domicilio senza contatto.
  • Consegna gratuita.

Sua eccellenza il Parmigiano Reggiano: Agrinascente

Ognuno ha le sue tradizioni e i prodotti che preferisce. Sono nato in una terra che offre delle tipicità molto particolari e piccanti delle quali sempre mi vanterò, sono cresciuto in un’altra terra che fa della pasta fresca, i salumi, i formaggi e altro ancora un vero ariete in grado di sfondare qualsiasi palato e qualunque esigenza. Se dalla Calabria posso avere il più classico dei “pacchi da giù” quando ne sento la necessità, dall’Emilia Romagna solitamente sono io a passare e fermarmi per fare acquisti lì dove ormai cuore e tradizione appartengono. Il Parmigiano Reggiano per me equivale allo spaccio dell’Agrinascente a Fidenza, culla di quella meravigliosa sapidità invecchiata (ma anche giovane, se la preferisci) che non dura mai più di tanto in casa.

Cosa si fa quindi se non si riesce più a passare dalla piccola cittadina in provincia di Parma? Semplice: ci si rivolge allo shop online anche se nettamente meno fornito rispetto allo spaccio fisico. Un peccato non riuscire a trovare alcuni dei prodotti che io e Ilaria siamo soliti acquistare ma poco male, i fondamentali ci sono tutti. Dai 14 ai 40 mesi è tutto disponibile su shop.agrinascente.it. Io ho riempito il mio carrello e sono arrivato a spendere il necessario per abbattere le spese di spedizione (9,90€ fisse per gli ordini inferiori a 100€). Allo stato attuale puoi anche utilizzare un codice sconto che applica un 10% in uscita carrello (PARMA10). La qualità non si discute e non si contratta più del dovuto, chi ha assaggiato il vero Parmigiano Reggiano sa benissimo di cosa parlo (e nei diretti paraggi di Agrinascente ci sono tante altre botteghe dalle quali avrei acquistato volentieri ma che sono chiuse in questo momento, alcuni miei amici le conoscono bene per esperienze positive passate, giusto Lorenzo e Vale?).

La spesa ai tempi del nuovo Coronavirus 4

Riepilogo

Agrinascente

  • Tutto acquistabile online.
  • Pagamento con PayPal (quindi va benissimo la tua carta di credito).
  • Non c’è ordine minimo.
  • Consegna a domicilio ma non posso sapere se l’ordine sarà senza contatto, sto aspettando la mia prima consegna, aggiornerò l’articolo senza contatto.
  • Costo di consegna: 9,90€ sotto i 100€ di ordine, poi azzerate.

L'articolo è stato aggiornato

18/4/20 – Nel frattempo la consegna ha raggiunto rapidamente Milano e ti confermo che anche in questo caso il corriere si limita a portare il pacco all’interno del cortile (se vuoi) mantenendo sempre debita distanza da chi lo ritira. I prodotti sono meravigliosi, ma non avevo dubbio alcuno.

Sui Social e non solo

Sul sito web del Comune di Milano già da tempo è stata pubblicata una lista di attività che offrono la consegna a domicilio dei prodotti (comune.milano.it/web/milanoaiuta/spesa-a-domicilio) e la stessa viene aggiornata in base alla segnalazione degli esercenti che mettono a disposizione il servizio. Tante altre attività commerciali si sono rapidamente organizzate per colmare il gap con chi già aveva in piedi una struttura in grado di portare a termine tutto questo e quindi l’offerta continua a crescere progressivamente.

Nel frattempo sono spuntati fuori siti web che aiutano il cliente a cercare la consegna di cui necessita. Posso certamente citare comeprima.net/provincia/milano, cosaporto.it, ilcontadino-online.com, inserisco anche chi-consegna.it nonostante al momento sia attivo solo su Ravenna (suggerito dai miei cari che abitano lì) e al quale auguro di diventare sempre più grande.

Questo tweet di Daniela è arrivato mentre stavo popolando questo lungo articolo e mi ha strappato un sorriso. In questo particolare periodo tutto può tornare utile, anche un aggiornamento di stato in cui elencare quella serie di attività di quartiere (ma non solo) che riescono a consegnare un bene desiderato. Bisognerebbe usare i Social Network più per fare rete e aiutarsi che non per alimentare inutili flame che non fanno bene a nessuno.

E per le altre città?

L'articolo è stato aggiornato

15/4/20 – Aggiungo questo paragrafo per inserire alcuni riferimenti già disponibili che avevo dimenticato di allegare e per invitarti a dare il tuo contributo all’articolo.

Come anticipato a inizio articolo posso portare certamente la mia esperienza personale basata sulla città in cui vivo. Se hai suggerimenti per le altre città d’Italia puoi commentare l’articolo o contattarmi direttamente se lo preferisci, io aggiornerò questo paragrafo popolandolo con tutto ciò che mi suggerirai.

Nel frattempo ti segnalo che Dissapore sta scrivendo e pubblicando una serie molto interessanti di articoli che parlano di Food Delivery ai tempi del nuovo Coronavirus. Non c’è sfortunatamente un tag preciso al quale allacciarsi e posso quindi suggerirti di fare una ricerca mirata che riporta chiaramente le parole “Coronavirus” e “Domicilio“, in pratica questa: dissapore.com/?s=coronavirus+domicilio

In conclusione

Avrei potuto citarne chissà quanti altri: ci sono una miriade di marchi che consegnano spesa a domicilio ma tanti di questi sono davvero in difficoltà con gli slot liberi e i tempi di attesa che diventano biblici. L’area commenti è a tua totale disposizione per riportare la tua esperienza e i tuoi consigli, non c’è cosa migliore in questi casi che darsi una mano a vicenda.

Grazie davvero a tutti coloro che stanno continuando a lavorare per non far mancare nulla a nessuno (la catena dell’approvvigionamento alimentare non è stata scalfita dalla pandemia, nonostante il panico generalizzato), grazie ai rider, ai numerosi padroncini che continuano a effettuare consegne di Amazon, ai negozianti che non mollano. Grazie ai medici, a chi salva vite e combatte contro un nemico così potente ogni giorno più di quanto non si faccia in una trincea in tempi di guerra. Grazie a mia moglie che continua a sopportarmi quotidianamente e grazie anche a quegli amici con i quali ci si vede su Zoom o in una sessione di Xbox Live tra un proiettile e l’altro su The Division 2 (a tal proposito vorrei parlarti dell’ultima espansione, spero di farlo presto).

Ora tocca a te.

#StaySafe

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Milano Real Life (MRL)

MRL: Milano Real Life

È il nome di una raccolta di articoli pubblicati sul mio blog che raccontano la vita di un "perfetto nessuno" che ha deciso di spostare abitudini e quotidianità in una differente città rispetto a quella di origine.
Alla scoperta del caotico capoluogo lombardo mai tanto amato e odiato allo stesso tempo, per chi è nato qui e ancora oggi continua a viverci per volere o necessità, per le centinaia di persone che vengono da fuori e vedono Milano come una piacevole alternativa o una costrizione imposta dalla propria vita studentesca o lavorativa.
La rubrica di approfondimento alla quale però non bisogna fare l'abitudine, non siamo mica così affidabili da queste parti!
Se vuoi leggere gli altri articoli dedicati alla "vita milanese" fai clic qui.

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