Monitoraggio HTTP: un paio di alternative

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Una manciata di giorni fa si parlava con Andrea di sistemi di monitoraggio per capire quando il blog non fosse raggiungibile, uno strumento che tanti di noi “creators” certamente utilizzano per capire e intervenire tempestivamente nel caso in cui l’hosting provider faccia le bizze o il WordPress (o altra piattaforma di pubblicazione contenuti) ha qualcosa che non va, magari in seguito a una modifica errata o chissà cos’altro (le vie degli errori 500 sono infinite). Dopo anni di utilizzo di UptimeRobot abbiamo scelto di cercare nuove strade che ci aiutino a evitare i falsi positivi e che si accorgano realmente dei down effettivi che talvolta passano completamente inosservati. In questo articolo ti parlo quindi di UpDown.io e Freshping.io.

Unifi switch
Photo by Thomas Jensen on Unsplash

Is Your WebSite Up & Running?

Una domanda semplice che ci facciamo tutti (tutti quelli che hanno almeno un sito web pubblico): funziona? È raggiungibile? È qualcosa che viene molto prima di qualsiasi altro dettaglio: velocità di caricamento, stabilità, reattività alle modifiche, navigabilità, fruibilità dei contenuti da mobile, ecc. Quello della pubblicazione contenuti online è un mondo, un territorio gigantesco che non riesci a capire dove termina. Una strada talmente tanto in salita che ti ricorderai di quella volta che hai mangiato la peperonata leggera della zia e ancora oggi te ne penti e prometti di non farlo mai più pur di arrivare al termine del tuo percorso e vedere che tutto (o quasi) è al suo posto, un cuore che batte, un visitatore che trova il tuo contenuto interessante e ti dà quella forza di resistere ancora e non mollare tutto in vacca (più volte capitato, credimi, chi dice che non è così mente spudoratamente). E allora parti alla ricerca di strumenti che ti aiutino a tenere in piedi la baracca, che in alcuni casi siano i tuoi occhi e le tue orecchie dato che non puoi vivere 24 ore attaccate al tuo monitor e al tuo sito web (a meno che questo non dia da mangiare a te e alla tua famiglia tutta, in tal caso mi rendo conto che il parere può cambiare).

UptimeRobot ha sempre svolto un mestiere semplice: dimmi che siti web tenere d’occhio, io lo faccio al posto tuo e ti dico se qualcosa non va, generalmente raggiungendoti via posta elettronica o equivalente che possa darti l’allerta (negli anni ho usato DM di Twitter o SMS, poi tutto passato a Telegram e alle notifiche Push). Da qualche tempo però sembra che siano aumentati i casi di falsi positivi (sito web segnalato come non raggiungibile ma in realtà completamente operativo) e che alcuni di quei down reali siano andati perduti completamente nel vuoto cosmico, senza che tu quindi ti potessi accorgere di nulla intervenendo per tempo con chi di dovere. La pagina di stato di UptimeRobot esiste ancora oggi e tiene d’occhio alcuni siti web sui quali ho messo o metto mano ancora oggi, oltre che alcuni sensori con cui faccio esperimenti, non credo che la chiuderò definitivamente, non subito almeno.

UpDown.io

Monitoraggio HTTP: un paio di alternative

Prima delle due alternative, UpDown.io è leggero, fresco, immediato. Dagli in pasto un sito web da tenere d’occhio e lui lo farà, restituendoti una statistica di up & down corredata da altri valori potenzialmente interessanti per migliorare la velocità di risposta del tuo sito web (e non solo). È già pronto per interagire con Telegram, Zapier, Slack e una marea di altri prodotti che non ti richiederanno nessun altro tipo di studio o approfondimento per avere delle notifiche di raggiungibilità del tuo sito web pressoché in diretta, sì ci sono anche gli SMS (costano 0,1€ cadauno) ma non vedo perché tu debba usarli a meno di non poterti appoggiare a nessun altro tipo di strumento gratuito. È addirittura in grado di dirti se il tuo certificato SSL è in scadenza, un pregio non certo necessario ma indubbiamente gradito.

Funziona per mezzo di crediti: un credito per una verifica. Il modello di pricing è interessante perché è davvero economico ma tutto varia in base a quanto vuoi tenere realmente monitorato uno o più siti web. Spiego meglio e nel frattempo ti rimando qui: updown.io/#pricing:

  • Monitorare un solo sito web lanciando una verifica ogni minuto ti costerà 0,59€ al mese.
  • Monitorare un solo sito web lanciando una verifica ogni 30 secondi ti costerà 1,17€ al mese.
  • Monitorare un solo sito web lanciando una verifica ogni 15 secondi (un intervallo davvero basso, molto utile nel caso in cui tu debba essere allertato tempestivamente) ti costerà 2,34€ al mese.

Se passi a due siti web i prezzi diventano rispettivamente 1,17€, 2,34€ e 4,68€ al mese. Continua con questo ragionamento e con questo calcolo andando ad aggiungere siti web da tenere monitorati. Se ti iscrivi in maniera del tutto gratuita a UpDown.io ricevi immediatamente 100.000 crediti per cominciare a usare la piattaforma e non è richiesta alcuna forma di pagamento nell’immediato (potrai aggiungerla in un secondo momento, il sito web accetta carta di credito, PayPal e BitCoin. Una volta a bordo noterai che l’acquisto di pacchetti crediti partirà da 5€ e raggiungerà i 100€, potrai impostare la ricarica automatica dei crediti e noterai che i calcoli verranno effettuati tutti in base alla quantità di verifiche che tu hai impostato. Nel mio caso ho scelto di monitorare questo blog ogni due minuti, questo mi permette di coprire ancora 4 mesi circa (a ora che sto scrivendo l’articolo) con i crediti ricevuti in origine, diversamente andrei a pagare 29 centesimi di euro al mese. Pensa al costo del caffè al bar (soprattutto di questi tempi) e renditi conto di quanto possa essere economico UpDown.io considerando che tutto funziona “chiavi in mano“, senza che tu debba metterci del tuo.

Valutazione finale: 4

La pagina di stato di UpDown.io relativa a questo blog è pubblicamente accessibile all’indirizzo updown.gioxx.org.

Freshping.io

Monitoraggio HTTP: un paio di alternative 1

Virando un po’ più verso l’antica e quella ricchezza di contenuti che non si confà alla modernità e a quanto visto su UpDown.io, Freshping.io è comunque un buonissimo strumento che ho trovato particolarmente interessante da configurare e provare sul campo. Contrariamente al suo collega descritto poco sopra offre un abbonamento del tutto gratuito che consente di tenere sott’occhio fino a 50 siti web con un intervallo di verifica di un minuto (l’unica modifica possibile è quella che porta la verifica a 5 minuti), il che quindi lo mette in netto svantaggio rispetto a UpDown.io.

Anche in questo caso hai a tua disposizione una serie di servizi e piattaforme di terze parti con cui integrarti rapidamente (come Slack o Zapier), un paio di queste sono relative ad altri prodotti sviluppati dalla stessa azienda che mantiene Freshping.io, manca però Telegram e potrai / dovrai quindi fare in altra maniera passando per un WebHook che dovrai mettere in piedi tu, dedico quindi un paragrafo nel paragrafo al realizzare questa soluzione basandoti su un tuo bot di Telegram che dovrai prima creare e poi connettere al servizio.

Info

WebHook: come interagire con Telegram

Ci siamo. Tutto quello che ti serve è un sito web (possibilmente un altro rispetto a quello da tenere monitorato) che abbia un certificato SSL valido e sul quale puoi far girare PHP, sono richieste davvero molto basilari che si ritrovano persino in uno spazio web gratuito come Altervista (tanto per citarne uno). Parto dal presupposto che tu sappia già come si crea un bot Telegram (ne ho parlato diverse volte in questo blog) o che ne abbia già uno riutilizzabile. Ciò che dovrai tenere a portata di mano sono il suo Token, il suo Username e l’ID della chat dove il bot invierà i messaggi che arrivano da Freshping.

Sono partito dall’ottimo lavoro svolto da Payam Saderi disponibile su GitHub all’indirizzo github.com/saderi/freshping-telegram, si tratta di qualcosa di già pronto che tu potrai modificare il minimo indispensabile. Scarica l’intero pacchetto facendo clic qui e scompattalo in una cartella del tuo PC, puoi eliminare il file README.md e il composer.json non prima di aver dato un’occhiata dentro a quest’ultimo; noterai che ciò che è richiesto per poter funzionare è il “longman/telegram-bot” in versione pari o superiore alla 0.54.1. Dato che non vuoi compilare alcunché sulla tua macchina (perché presumibilmente non hai neanche mai installato composer, vedi getcomposer.org) puoi puntare il browser all’indirizzo php-download.com, cercare ed entrare nella pagina di longman/telegram-bot per poi selezionare la versione 0.54.1 (io ti consiglio di scaricare l’ultima disponibile, è perfettamente funzionante) e far partire il download. Da quanto scaricato puoi cancellare tutto a eccezione della cartella vendor che servirà al nostro WebHook. Unisci la cartella vendor agli altri file di Payam Saderi per ottenere qualcosa di molto simile:

Monitoraggio HTTP: un paio di alternative 6

Rinomina il file config-sample.php in config.php e modificalo, al suo interno specifica il Token e lo Username del tuo bot rispettivamente al posto di 000000000:XXXXxxXXXxX0xxXX-xxX0_00xxxXxX0XXx e YOURBOT_USERNAME_bot, al posto dello 0 specificato in corrispondenza di CHAT_ID inserisci invece l’ID reale della chat all’interno della quale il bot dovrà comunicare mandando i suoi messaggi. Se non conosci l’ID della tua chat inserisci nel tuo gruppo o canale il bot @chatid_echo_bot che te lo dirà non appena verrà aggiunto:

Monitoraggio HTTP: un paio di alternative 2

Ora hai tutte le carte in regola per mettere online il tuo nuovo WebHook. Carica tutto via FTP sul tuo hosting provider alternativo ottenendo qualcosa di molto simile:

Monitoraggio HTTP: un paio di alternative 3

Su Freshping autenticati ed entra in Settings (icona a forma di ingranaggio nel menu di sinistra) → Integrations e crea un nuovo WebHook. Inserisci nell’unico campo disponibile l’URL del sito web dove hai caricato tutto e punta al file hook.php, per esempio: https://contoso.tld/hook.php:

Monitoraggio HTTP: un paio di alternative 4

Dopo averlo aggiunto assicurati che sia abilitato (l’interruttore Status) e fai un test di funzionamento facendo clic su Test. Salvo errori il messaggio arriverà forte e chiaro nel gruppo che hai specificato nel file di configurazione:

Monitoraggio HTTP: un paio di alternative 5

Se quello che ti viene offerto dalla versione “base” di Freshping.io non ti basta, puoi pensare di passare a qualcosa di più e valutare i loro pacchetti Blossom o Garden. In questo caso si parla però di – rispettivamente – 11$ e 36$ al mese (se garantisci un anno di abbonamento, diversamente pagherai 14$ e 45$), una cifra sicuramente non banale che con una buona configurazione di UpDown.io probabilmente non raggiungerai mai. Ogni piano superiore al gratuito (chiamato Sprout) include tutto quello che comprende il precedente e aggiunge sempre maggiori check, più utenti collegati all’account di monitoraggio e report / log più dettagliati e profondi, si tratta chiaramente di un orientamento verso l’utilizzo più massiccio e da parte di agenzie web o simili, nulla che abbia quindi a che fare con l’esigenza di un singolo Creator con il suo blog o poco più.

Valutazione finale: 4

La pagina di stato di Freshping.io relativa a questo blog è pubblicamente accessibile all’indirizzo freshping.gioxx.org (niente HTTPS in questo caso, è riservato all’offerta a pagamento più onerosa!).

In conclusione

Entrambi i servizi sono ancora attivi e fanno compagnia al mio storico UptimeRobot. Tutti e due si sono rivelati sicuramente semplici da configurare (eccezione fatta per l’integrazione Telegram con Freshping.io, ma è stata occasione per imparare e giocare con qualcosa di nuovo) e in base all’esigenza credo si possa parlare di prezzi tutti sommato onesti (in particolar modo per UpDown.io). Quella del monitoraggio raggiungibilità di un sito web è un’attività che ti consiglio di mettere in piedi e tenere viva nel corso degli anni, a meno di non avere un biglietto da visita virtuale con quattro informazioni a malapena e la sola necessità del servizio di posta elettronica (qualcosa che puoi quindi permetterti di avere non raggiungibile di tanto in tanto).

So benissimo che esistono molte altre alternative, alcune di queste però sono chiaramente pensate per aziende e progetti ben più grandi di un blog personale come può essere quello che stai leggendo. Se ne conosci altre al pari di UpDown.io o Freshping.io e magari hai già un tuo parere basato su utilizzo quotidiano ti chiedo di lasciare un commento in fondo all’articolo, tutto è ben accetto e mi aiuta a conoscere sempre più servizi (a me, ma anche a tutti gli altri lettori) ?

#StaySafe


Per dovere di cronaca ti indico che l’iscrizione a UpDown.io eseguita seguendo i miei collegamenti porta al suo interno un codice referral che mi permette di guadagnare qualche credito extra, a te non costa assolutamente (e io non posso fare altro che ringraziarti)!

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