Per colpa di Valentina ho conosciuto Reviewclub, un servizio che mette a disposizione di tutti la possibilità di provare dei prodotti per un mese a patto di produrre una serie di recensioni che verranno poi pubblicate su siti web stabiliti dal servizio stesso. Al termine del test il prodotto tornerà all’ovile e sarà venduto come usato a prezzo scontato. Idea interessante che mi ha portato alla candidatura per saggiare la nuova Chromecast con Google TV, operazione evidentemente andata a buon fine perché il nuovo prodotto di Google è adesso collegato al televisore in camera da letto, per nulla smart e che da qualche tempo funziona solo grazie al decoder Sky Q Mini attaccato. L’intenzione di Google che sta dietro al Chromecast con Google TV è presumibilmente quella di andare – finalmente – a competere con concorrenti che hanno già scelto da tempo la strada dell’esperienza Android “pura” che non passa dall’uso di uno smartphone allacciato alla rete WiFi casalinga.
Chromecast con Google TV
Ciao Google, posso dirti che era davvero ora di scendere in campo? Se tu lo avessi fatto prima avrei quasi certamente evitato di acquistare le due Fire TV Stick di Amazon che ancora oggi vivono e lottano con noi (a dirla tutta la prima lotta con i miei genitori a 300 km circa da qui, ma poco male). Parlo sul serio, sono molto soddisfatto di quell’acquisto a distanza di poco più di un anno ma in una casa “Powered by Google” (e qui sento le unghie del buon Emanuele sulla lavagna) avere la Fire TV Stick certamente stona se penso al fatto che io non possa controllarla come vorrei, con la voce. C’è il telecomando, funziona bene, così come funziona l’applicazione per smartphone, eppure vuoi mettere la comodità di chiederti di accendere il televisore al posto mio e far partire immediatamente un contenuto che voglio vedere? A me Alexa piace ma trovo scomodo dover prendere – appunto – il telecomando per poterle parlare.
Ciò detto beh, è chiaro che sono contento che tu abbia finalmente deciso di abbandonare la Chromecast così come tutti la conosciamo. Hai reso smart tanti televisori quando nessun altro lo aveva ancora fatto e la comodità di poter utilizzare il proprio smartphone o tablet come rampa di lancio per lo streaming di contenuti è stata un’idea tanto rivoluzionaria quanto copiata da qualsivoglia azienda sulla faccia della Terra, impossibile non riconoscerti questo merito. Che fare quindi con questo tuo nuovo prodotto?
È questo il punto, a me Chromecast con Google TV è piaciuta e nonostante qualche piccolo difetto probabilmente l’acquisterei andando a sostituire l’attuale Chromecast di terza generazione che utilizzo sul televisore della sala, magari pensando anche a prenderne un’altra per quello della camera da letto dove attualmente sto testando quella che ho ricevuto in prova. Sul costo però ti direi che non ci siamo, è un pelo troppo alto per un mercato dove Amazon ha già messo radici raggiungendo le tasche di molti dei suoi clienti. Avete entrambi un telecomando con controllo vocale, le medesime applicazioni installabili e un’esperienza utente che per certi versi si assomiglia (anche se ad Amazon va riconosciuto un innato senso di confusione e smarrimento per chi non è avvezzo alla tecnologia che tu invece hai saputo rendere alla portata di tutti, più semplice, più immediato), il 4K Ultra HD con supporto per formati HDR 10, HDR10+ e Dolby Vision, gli 8 GB di memoria interna (di cui 4,4 disponibili per l’utente), il processore quad-core, la porta HDMI e quella USB per l’alimentazione.
Capisci? Tutto quello che l’utente sta pagando in pratica è l’equivalente di una Amazon Fire TV Stick con però l’interfaccia grafica Google TV che certamente è al passo con i tempi e che potrebbe essere utilizzata anche dalla casalinga di Voghera che tanto amiamo citare in ogni test e occasione che si rispetti.
Cos’altro posso dirti? Beh, bello il telecomando, comodo, dal giusto peso e tutto sommato in linea con quanto necessario oggigiorno. La ghiera è particolarmente immediata e pratica da usare, buona al tatto e gradevole la pressione morbida dei tasti direzionali piuttosto che del centrale, tutti i tasti sono pressoché azzeccati ma è discutibile la scelta di legarsi a Netflix e YouTube come tasti rapidi non programmabili nativamente per spostarsi rapidamente tra applicazioni della tua Google TV. Ricordati che Chromecast con Google TV è stata pensata per lavorare con tutto e tutti (Amazon Prime Video compreso!) ed è quindi improbabile conoscere i servizi maggiormente utilizzati dai tuoi clienti (fermo restando che un pulsante YouTube è effettivamente sempre giustificabile in quanto tuo servizio). Peccato solo che non tutti i televisori sono compatibili con il controllo volume o l’accensione / spegnimento ed è quindi necessario avere sempre il telecomando originale per poter gestire il tutto (il mio televisore della camera da letto non è compatibile, contrariamente a quello della sala).
Si poteva fare più del compitino che un po’ tutti ci aspettavamo prima o poi? Forse sì (anzi, quasi certamente), ma è evidente che non tutto si può tirare fuori dal cilindro pensando al futuro e alla possibilità di presentare una nuova versione della Chromecast con Google TV.
Installazione e personalizzazione
Una volta spacchettato, Chromecast con Google TV si presenta in tutto il suo elegante minimalismo. La “saponetta” è chiaramente più pesante rispetto al passato ma potrà essere agilmente nascosta in ogni caso dietro al televisore, andando a occupare una porta HDMI dello stesso. All’interno della scatola di Chromecast con Google TV troverai anche il telecomando (ovviamente) e le due batterie AAA che necessita per il suo funzionamento, il cavo da USB-C a USB-A (dalla lunghezza più che sufficiente), l’alimentatore da muro che ti servirà necessariamente perché se colleghi la Chromecast con Google TV direttamente alla porta USB del televisore potresti incorrere nella schermata di alimentazione non sufficiente (come è successo a me). Ci sono anche i classici opuscoli informativi che lasciano il tempo che trovano, un po’ come succede sempre.
Per configurare Chromecast con Google TV dovrai necessariamente installare a bordo del tuo smartphone o tablet l’applicazione Google Home. Se hai già altri dispositivi intelligenti in casa allora non dovrai certo faticare perché quasi certamente avrai già tutto il necessario.
La Chromecast con Google TV verrà rilevata automaticamente nei pressi dei tuoi dispositivi, sarà quindi possibile iniziare la configurazione basata sull’account di quello che diventerà a tutti gli effetti il proprietario e fruitore unico del prodotto. Se stai pensando anche tu che si tratti di una stupidata è perché effettivamente lo è: Chromecast con Google TV non permette di creare (e quindi associare) più profili che possono utilizzare il prodotto e le applicazioni installate a bordo, scelta un po’ in controtendenza se si pensa che si sta andando incontro a compartimentazione della famiglia fatta da più persone che vogliono sfruttare il medesimo prodotto (resta invece sempre possibile selezionare il singolo profilo utilizzatore di Netflix, Disney+ o di buona parte delle altre singole applicazioni). Si fa tutto da smartphone a prescindere che si tratti di Android o iOS. Io ho usato il mio Mi 9 per completare l’operazione che richiederà diversi minuti (davvero tanti), durante i quali la Chromecast con Google TV si è anche aggiornata all’ultimo firmware disponibile e ha installato tutto ciò che ho richiesto tramite Google Home.
Ho concluso poi il tutto andando a scaricare l’applicazione ufficiale “Android TV Remote Control” che permette di sostituire l’uso del telecomando fisico nel caso sia lontano da te o – come nel mio caso – si stia aggiornando (sì, ho trovato anche l’aggiornamento firmware del telecomando curiosando nelle impostazioni del sistema).
Una volta completata la configurazione e l’avvio del sistema ti ritroverai davanti al mondo Google TV creato e messo a disposizione dalla Chromecast con Google TV. Non è stato immediatamente reattivo ma ho capito successivamente che stava ancora completando delle operazioni in background e mi sono “ripreso dallo spavento” (non esageriamo) per qualcosa che non poteva certamente essere così poco immediato nella fruizione dei contenuti e nello spostamento tra le varie voci di menu disponibili.
Dovrai effettuare poi il login a ogni singola applicazione installata (Netflix, Disney+, Amazon Prime Video, ecc.) per poter progressivamente avere tutto il tuo mondo streaming a disposizione, è un’operazione certamente seccante che può essere agevolata nel caso in cui tu abbia scelto di utilizzare il salvataggio delle password nell’account Google (cosa che personalmente non consiglio a meno che non si tratti di account e programmi particolarmente delicati). Per velocizzare l’operazione ho usato con estrema soddisfazione l’accoppiata 1Password e Android TV Remote Control che permette di incollare una password passandola a piè pari sulla Chromecast con Google TV e facendoti così risparmiare molto tempo (quando hai password lunghe e complesse da digitare).
A questo punto ho potuto realmente apprezzare il lavoro svolto da Google, la comodità dell’interfaccia e la navigazione in ogni singolo contenuto, la possibilità di verificare su quali e quante piattaforme quel determinato contenuto video sia disponibile (con tanto di possibilità di saltare immediatamente dove necessario). Sì, sono rimasto davvero soddisfatto dell’interfaccia scelta che è ahimé anni luce avanti rispetto a quella proposta da Amazon (dico ahimé perché non so quanto io attualmente abbia voglia di togliere di mezzo Amazon e sostituirla con Google a questi prezzi). Manca come sempre Sky Go così come Mediaset Premium ma poco male, puoi sempre scegliere di “castare” direttamente da smartphone saltando così a piè pari l’ostacolo.
In conclusione
Il prodotto convince, funziona, è valido e permette – finalmente – di completare un’esperienza “Google Based” che mancava all’appello della scuderia del gigante californiano. Non sono affatto convinto del suo prezzo se considero il competitor principale qui in Italia (a ora che sto scrivendo questo articolo la Fire TV Stick 4K di Amazon costa appena 40€) e il fatto che in America io possa acquistare il medesimo prodotto da Best Buy per 50$ (è solo per dire), è chiaro che così facendo ci si va a inserire su una fascia prezzo che vede sull’altro piatto della bilancia un Fire TV Cube di seconda generazione che però ha ben altre caratteristiche hardware.
Altra pecca più o meno trascurabile è il controllo del televisore e dell’eventuale sistema audio tramite il telecomando di Google: non è detto che tutti i prodotti siano compatibili. Io con il telecomando della Fire TV Stick (sia la vecchia che quella più recente) potevo controllare il volume e l’accensione / spegnimento del mio datato Acer in camera da letto, cosa che non posso fare con il nuovo telecomando di Chromecast con Google TV. È giusto riconoscere un difetto che però non varia più di tanto il giudizio finale positivo (ma non a pieni voti) di quanto fatto da Google.
Ah sì, quasi dimenticavo: questo prodotto verrà aggiornato nel corso del 2021 per funzionare anche con Stadia, ne sentivi davvero il bisogno?
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Prodotto: ho approfittato della possibilità offerta da Reviewclub per portarmi a casa una nuova Chromecast con Google TV da testare. La prova dura un mese al termine del quale restituirò il prodotto.