Chi lo ha detto che l’ultimo modello è sempre il migliore? Questo è il primo di due articoli che voglio pubblicare e dedicare a OnePlus, grande protagonista di un 2021 che mi ha portato a sostituire parte del parco smartphone di famiglia, partendo dalla mia mamma (che continuava a utilizzare un ormai acciaccato Huawei) e proprio dal OnePlus Nord, prima edizione, sotto consiglio di Luca che mi ha aiutato a fugare alcuni dubbi e ridare fiducia a OnePlus dopo anni durante i quali ha perso – almeno per me – quell’appeal che ha sempre contraddistinto il brand. Dopo qualche mese è toccato anche a mia moglie, per lei OnePlus Nord 2 appena uscito sul mercato (sostituendo uno Xiaomi Mi A1 che ha svolto brillantemente il suo mestiere per più di due anni). Vorrei buttare giù qualche considerazione sparsa in merito.
🤔 Ehi Giò, ma lo sai che è uscito OnePlus 10? Sì, lo so, così come so che dovrà ancora essere pubblicato l’articolo dedicato al mio OnePlus 9 Pro. Hai fretta? Io no, ho perso molto tempo tra scrittura, snellimento e rifacimento di alcuni paragrafi, se pensi che questo articolo sia “nato vecchio” non preoccuparti, saltalo tranquillamente!
Se invece credi – come me – che il mercato del “vecchio” possa sempre nascondere qualche chicca a prezzo contenuto beh, continua a leggere fiducioso e magari lascia un commento per dirmi cosa ne pensi!
OnePlus Nord
6,44 pollici di display in Full HD+ con un buon taglio di spazio disco e di RAM che hanno certamente consentito un salto di qualità netto rispetto a una generazione di smartphone nella stessa fascia di prezzo rendendo – di fatto – questo terminale un vero e proprio Best Buy (come va di moda dire). L’ho scelto in configurazione 8+128, la base, una base che già fuori dalla scatola supera l’offerta di tanti altri produttori che mettono nel mirino lo stesso tipo di utilizzatori (visto il caro prezzo a cui si pagano le memorie più capienti all’atto dell’acquisto del terminale e l’impossibilità di sostituirle in seguito).
Costruzione
OnePlus Nord monta un processore Qualcomm Snapdragon 765G (piattaforma mobile 5G) con GPU Adreno 620. Come già detto poco sopra, le versioni disponibili sono due e si può scegliere tra quella con RAM da 8 GB o 12 GB (sempre LPDDR4X) e con taglio di memoria 128 GB o 256 GB (UFS 2.1). Nasce come Dual SIM, la ricezione e la qualità dell’audio in capsula sono ok, l’applicazione “Telefono” è quella originale di Google, integra già il filtro nativo contro lo Spam, comodità da non sottovalutare.
La connettività 5G è attivabile su una sola delle potenziali due SIM installate a bordo. Io ci ho provato ma ho dovuto scontrarmi con il muro dichiarato da Fastweb e i pochissimi modelli “compatibili” con la loro rete 5G. Se però ti appoggi su un operatore compatibile 5G, sappi che potrai sempre scegliere (anche su suggerimento del Sistema Operativo stesso) di ottimizzare l’uso della batteria preferendo l’uso del 4G in quelle zone dove la copertura 5G è più scarsa.
Display ereditato da OnePlus 8, Fluid Display (AMOLED) con 408ppi e frequenza di aggiornamento a 90Hz, per una migliore qualità complessiva della resa mmagine. Il sensore di luminosità è tutto sommato rapido e lavora piuttosto bene anche in condizioni difficili come quelle tipiche da luce solare che colpisce in pieno il monitor. Manca il led di notifica ma si guadagna l’Ambient Display che ti consente di tenere d’occhio l’arrivo di eventuali notifiche, io generalmente lo disabilito, preferendogli un pelo di durata batteria in più. Il lettore di impronte è integrato nel display ed è molto rapido e preciso nel riconoscimento, nonostante qualche piccolo “colpo di tosse” quando si tirano fuori le mani dai guanti e il dito magari non è del tutto “pulito“, anche se in linea di massima in quel caso basterà digitare il codice di sblocco o effettuare il riconoscimento del volto (funzione integrata che però tendo a sconsigliare a prescindere da OnePlus).
Manca il connettore cuffie, ho quindi fatto fare un ulteriore salto alla mamma costringendola all’uso di cuffie bluetooth indossabili. C’è però qualcosa al quale non ero decisamente abituato: il selettore laterale per impostare il terminale in suoneria completa (con vibrazione), solo vibrazione o completamente silenzioso. Ora, chiariamoci, si vive tranquillamente anche senza, ma ammetto che si tratta di una comodità che rende più rapido il gesto di modifica del comportamento dello smartphone in caso di necessità (riunione, luoghi sacri, ecc.).
Il connettore di ricarica / collegamento è di tipo USB-C 2.0, non permette l’uscita video. La batteria è da 4115 mAh (non rimovibile) e permette tranquillamente di arrivare a fine giornata soprattutto con un uso non esattamente allegro (tipico da genitore che – fortunatamente – non la prosciuga con Facebook ma che si limita per lo più a videochiamare chi desidera con WhatsApp). Il caricatore incluso nella scatola è quello rapido Warp Charge 30T (5V/6A) che permette una ricarica del 70% in 30 minuti circa o il 100% in 50.
OxygenOS
OxygenOS 10.5 basato su Android 10, a oggi che sto scrivendo l’articolo le patch sono quelle di febbraio, magari nel frattempo la mamma lo ha anche aggiornato a OxygenOS 11 basato su Android 11 (che dovrebbe essere stato rilasciato nei primi giorni di marzo) ma ho qualche dubbio in merito, quasi certamente lo farò io la prossima volta che andrò a trovarla. Ho notato che OnePlus non tarda troppo tanto nel rilascio delle patch mensili quando il terminale è sotto supporto. Contrariamente al mio uso e consumo (che sono Nova Launcher addicted), ho preferito lasciare interfaccia grafica e launcher originali di OnePlus. Il sistema in generale è fluido e di facile utilizzo anche per i meno avvezzi a usare il sistema del robot verde di Google.
L’esperienza complessiva mi porta a riconoscere molto la leggerezza e semplicità di un Android stock di Google anche se non lo è del tutto. Per esperienza, fino a oggi ho visto molto di peggio.
Multimedia
Altoparlante mono posto nella parte inferiore dello smartphone, in generale la qualità del vivavoce e della riproduzione audio è assolutamente valida, così come il volume massimo raggiungibile.
Passando invece alle fotocamere, il comparto principale è composto dalle quattro posteriori: la principale da 48 MP f/1.75 con stabilizzazione ottica OIS ed elettronica EIS sulle più lunghe distanze (il sensore è il Sony IMX586), grandangolare da 8 MP f/2,25 (con un campo visivo di 119°), macro da 2 MP e infine l’obiettivo di profondità da 5 MP, questi ultimi due sono entrambi f/2,4. Il flash è costituito da un doppio led. Due invece le fotocamere frontali: la principale da 32 MP f/2,45 (sensore Sony IMX616) e la secondaria da 8 MP f/2,45 (che fa anche da grandangolare con un campo visivo di 105°).
Se sei solito registrare video, ti potrà interessare sapere che OnePlus Nord permette di catturarli a 4K (30/60 fps) oppure in Full HD a 1080P (30/60 fps), c’è anche la funzione di Time-Lapse. Ora: non che mia madre si metta a registrare così tanti video, ma quando ho avuto occasione di preparare e provare il suo smartphone ho notato massima tranquillità nell’operazione e un non eccessivo riscaldamento del terminale.
Ti metterei volentieri qui degli scatti dimostrativi ma nella galleria fotografica di una nonna si trovano solo scatti del nipote che vorrei quanto più tenere “in famiglia“. Spero di poter recuperare prendendo quello smartphone e facendone di generici da poter poi inserire in un aggiornamento di questo articolo. Personalmente posso dirti che ho esaudito quella richiesta arrivata all’atto del cambio smartphone per avere una fotocamera di buon livello così da poter conservare ricordi di qualità migliore rispetto al passato. OnePlus Nord non ha assolutamente deluso le aspettative in merito.
OnePlus Nord, in conclusione
OnePlus Nord è un terminale completo, veloce e dal prezzo competitivo ancora oggi. Mi sentirei di consigliarlo? Assolutamente sì, soprattutto se non ti senti costretto a quell’idea di volere per forza l’ultimo arrivato sul mercato. Ha ottime caratteristiche che spesso si trovano su dei top di gamma, anche se in questo caso si parla degli anni passati, vedi OnePlus 8. Nei box qui di seguito ti propongo le due versioni disponibili e una custodia per proteggerlo al meglio (Spigen, spacciatore di fiducia del sottoscritto ormai da tempo), anche se in confezione originale ne troverai già una in silicone morbido trasparente, pensiero certamente gradito (un po’ come la pellicola protettiva già applicata a monitor).
Trovi la scheda tecnica completa di OnePlus Nord sul sito ufficiale del produttore, all’indirizzo oneplus.com/it/nord-specs.
OnePlus Nord 2: cosa cambia?
OnePlus Nord 2 è un terminale da 6,43 pollici di display in Full HD+, sempre con una risoluzione da 2400 x 1080 pixel ma con 410ppi al posto dei 408 proposti dal Nord di prima generazione. OnePlus Nord 2 monta un processore MediaTek Dimensity 1200-AI con GPU ARM G77 MC9. Tre i tagli disponibili per la memoria RAM, due per lo spazio disco: 6, 8 e 12 GB di RAM LPDDR4X, 128 e 256 GB (UFS 3.1) per contenere tutto quello che ti pare (tenendo sempre conto dello spazio obbligatoriamente occupato dal Sistema Operativo), le accoppiate che trovi più facilmente sono quelle da 8/128 e 12/256 (come per il Nord di prima generazione).
Anche in questo caso si ha a che fare con un terminale Dual SIM dalla ricezione e qualità dell’audio in capsula assolutamente ok. Applicazione “Telefono” originale di Google. Connettività 5G attivabile su una sola SIM. Solita limitazione imposta da Fastweb se usi una loro SIM in Italia. Anche in questo caso potrai ottimizzare l’uso della batteria preferendo l’uso del 4G in quelle zone dove la copertura 5G è più scarsa.
Display Fluid Display (AMOLED) con frequenza di aggiornamento a 90Hz, con buona luminosità anche quando messa alla prova contro la luce solare, il sensore di luminosità è molto rapido nell’adattarsi all’ambiente. Anche in questo caso il lettore di impronte è integrato nel display ed è molto rapido e preciso nel riconoscimento.
Manca anche in questo caso il connettore cuffie e c’è il selettore laterale per impostare il terminale in suoneria completa (con vibrazione), solo vibrazione o completamente silenzioso. Il connettore di ricarica / collegamento è di tipo USB-C 2.0, non permette l’uscita video. La batteria è da 4500 mAh (non rimovibile) e anche in questo caso si arriva senza colpo ferire a fine giornata. Il caricatore incluso nella scatola è quello rapido da 65W che permette una ricarica del 100% in 30 minuti, bastano solo 13 minuti per arrivare al 50% in caso tu abbia fretta.
OxygenOS 11.3 basato su Android 11, a oggi che sto scrivendo l’articolo le patch sono quelle di marzo, si nota moltissimo l’influenza di ColorOS nativo della serie Oppo.
Multimedia
Altoparlanti in questo caso stereo grazie alla possibilità di impiegare anche la capsula auricolare, una qualità che definirei più che buona sia nel caso del vivavoce che quello della riproduzione audio, così come il volume massimo raggiungibile.
Cambia anche qualche dettaglio non trascurabile nel reparto fotocamere. Il suo occhio principale è un Sony IMX766 da 50 MP f/1.88 con stabilizzazione ottica OIS ed elettronica EIS sulle più lunghe distanze, ultra-grandangolare da 8 MP f/2.25 (con un campo visivo di 119,7°) e stabilizzazione elettronica (EIS), macro da 2 MP f/2,4. Il flash è costituito anche in questo caso da un doppio led. La fotocamera frontale si basa sulla tecnologia Sony IMX615 e offre 32 MP f/2.45 con stabilizzazione elettronica (EIS).
Cambia un pelo la questione video, si va infatti sul 4K con massimo 30fps, Full HD 1080p a 30/60fps o – in alternativa – in HD 720p a 30fps, presente all’appello la funzione di Time-Lapse.
In tal senso le fotografie scattate dalla moglie (e qualche video girato sporadicamente) danno il meglio di sé in condizioni di luce ideale. Bisogna lasciar spesso lavorare l’intelligenza artificiale e lasciare il giusto tempo al software affinché l’inquadratura sia messa correttamente a fuoco e si possa finalmente scattare la fotografia. Più si va verso il buio e le scarse condizioni di illuminazione, peggiore sarà il risultato. OnePlus Nord 2 in tal senso non brilla più del dovuto (e per certi versi ho notato che si comporta meglio la sua prima edizione).
Tutto liscio per ciò che riguarda il collegamento con Android Auto, testato più volte senza l’ombra di un lag, sia connesso via cavo che WiFi (tramite AAWireless).
OnePlus Nord 2, in conclusione
OnePlus Nord 2 è un certamente un’evoluzione del primo Nord, anche se cambia – e di molto – la scelta del processore che fa da cuore (CPU/GPU) al terminale. La mancanza di SnapDragon quasi non si sente, il Mediatek sviluppato in collaborazione (e in esclusiva) con OnePlus è più che affidabile. OnePlus Nord 2 è completo, veloce e il prezzo di oggi è assolutamente affrontabile (anche se occupa ancora il posto della serie “attuale“).
Mi sentirei di consigliarlo? Dipende. Se hai letto tutto il capitolo relativo al OnePlus Nord e ti ha stuzzicato l’appetito, posso dirti con tranquillità che ancora oggi quel terminale viene aggiornato (e il patching garantito dovrebbe durare ancora un annetto circa, spero anche più). OnePlus Nord 2 costa un po’ di più e ottiene risultati ottimi, ma non troppo distanti dal suo predecessore. Nei box qui di seguito ti propongo le due versioni disponibili sul mercato italiano e una custodia per proteggerlo al meglio (sempre Spigen), anche se in confezione originale ne troverai già una in silicone morbido trasparente, come già successo per OnePlus Nord.
Io, come sempre, sono a tua disposizione nell’area commenti, nel caso desiderassi ricevere maggiori informazioni sull’articolo che hai appena letto e sui due prodotti, o se anche solo volessi discutere la valutazione e dire la tua :-)
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